Accompagnato dal suo legale Carlo Biagioli, Alessandro Mancini si presenta alla stampa provato ma sereno, forte della consapevolezza di aver sempre agito in maniera lecita e di non aver mai abusato – afferma con forza - della sua posizione politica. Ha deciso di rompere il silenzio la scorsa notte. A far traboccare il vaso dopo mesi di “sgambetti, colpi bassi e prevaricazioni” – racconta il suo avvocato – la sentenza di ieri, che “ripristina la legalità” – aggiunge Mancini – “confermando la macchina del fango orchestrata da tempo contro di me e le istituzioni”.
Affronta tutte le questioni più spinose. A partire dal codice etico, approvato in Consiglio – ricorda – anche grazie al suo contributo. Nessun problema ad evidenziare i debiti personali (12.000 euro con un piano di rientro rispettato). Riguardo a quelli garantiti attraverso fideiussioni, Mancini spiega di aver agito a tutela di terzi. Rimarca la correttezza di un impegno politico che, dal 2016, ha sottratto tempo a famiglia e lavoro. “Se mi fossi dedicato totalmente alle mie attività – rimarca – forse questi problemi non ci sarebbero stati”. Nessun rammarico né giustificazione” – chiarisce – ma non ci sta che venga trasmesso ai sammarinesi un messaggio sbagliato. “Le carte – ribadisce - confermano che non ho mai approfittato della mia posizione”.
La minoranza ha chiesto le sue dimissioni da Presidente della Commissione Finanze, ruolo che – ricorda Biagioli – non ha alcun contatto diretto con il sistema bancario e la sua posizione debitoria – aggiunge – era ben nota nel momento della nomina. “La Maggioranza e la mia forza politica – conferma Mancini – erano al corrente della mia situazione e anche che avevo presentato querele verso soggetti politici che avevano tentato di costringermi a non accettare quel ruolo. Non sono attaccato alla poltrona, se intendono riflettere sul mio ruolo sono sereno: prima di tutto penso a paese ed istituzioni”.
Parla di attacchi strumentali da parte di quelle forze politiche che – ricorda – decisero per la “svendita” in Commissione Finanze degli NPL di Carisp. “Auspico ai colleghi e a chi si avvicina alla politica che questa stagione del fango venga definitivamente archiviata e che si dia spazio al buon senso e all'amore per questo paese”.
E sul clima in casa del Ps, dopo l'ultimo comunicato in cui il garofano scrive di “comportamenti personali poco in linea con principi e valori fondanti del Socialismo” e di “gestione autoreferenziale”, Mancini risponde così: “Parlare di autoreferenzialità da chi è stato protagonista per tantissimi anni di un modo di fare politica che non è più attuale un po' mi fa sorridere. Ma non è questa la questione, c'è un Congresso alle porte e attendiamo gli esiti di quella che sarà l'assise”.