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Parla Alessandro Mancini: "Pesanti illazioni, ho sempre agito in maniera corretta"

Il Consigliere del Ps si presenta alla stampa accompagnato dal suo avvocato Carlo Biagioli. "Non ho mai abusato della mia posizione politica", e risponde anche all'accusa di gestione autoreferenziale da parte del suo partito

di Monica Fabbri
13 gen 2023
Alessandro Mancini assieme al suo legale Carlo Biagioli
Alessandro Mancini assieme al suo legale Carlo Biagioli

Accompagnato dal suo legale Carlo Biagioli, Alessandro Mancini si presenta alla stampa provato ma sereno, forte della consapevolezza di aver sempre agito in maniera lecita e di non aver mai abusato – afferma con forza - della sua posizione politica. Ha deciso di rompere il silenzio la scorsa notte. A far traboccare il vaso dopo mesi di “sgambetti, colpi bassi e prevaricazioni” – racconta il suo avvocato – la sentenza di ieri, che “ripristina la legalità” – aggiunge Mancini – “confermando la macchina del fango orchestrata da tempo contro di me e le istituzioni”.

Affronta tutte le questioni più spinose. A partire dal codice etico, approvato in Consiglio – ricorda – anche grazie al suo contributo. Nessun problema ad evidenziare i debiti personali (12.000 euro con un piano di rientro rispettato). Riguardo a quelli garantiti attraverso fideiussioni, Mancini spiega di aver agito a tutela di terzi. Rimarca la correttezza di un impegno politico che, dal 2016, ha sottratto tempo a famiglia e lavoro. “Se mi fossi dedicato totalmente alle mie attività – rimarca – forse questi problemi non ci sarebbero stati”. Nessun rammarico né giustificazione” – chiarisce – ma non ci sta che venga trasmesso ai sammarinesi un messaggio sbagliato. “Le carte – ribadisce - confermano che non ho mai approfittato della mia posizione”.

La minoranza ha chiesto le sue dimissioni da Presidente della Commissione Finanze, ruolo che – ricorda Biagioli – non ha alcun contatto diretto con il sistema bancario e la sua posizione debitoria – aggiunge – era ben nota nel momento della nomina. “La Maggioranza e la mia forza politica – conferma Mancini – erano al corrente della mia situazione e anche che avevo presentato querele verso soggetti politici che avevano tentato di costringermi a non accettare quel ruolo. Non sono attaccato alla poltrona, se intendono riflettere sul mio ruolo sono sereno: prima di tutto penso a paese ed istituzioni”.

Parla di attacchi strumentali da parte di quelle forze politiche che – ricorda – decisero per la “svendita” in Commissione Finanze degli NPL di Carisp. “Auspico ai colleghi e a chi si avvicina alla politica che questa stagione del fango venga definitivamente archiviata e che si dia spazio al buon senso e all'amore per questo paese”.

E sul clima in casa del Ps, dopo l'ultimo comunicato in cui il garofano scrive di “comportamenti personali poco in linea con principi e valori fondanti del Socialismo” e di “gestione autoreferenziale”, Mancini risponde così: “Parlare di autoreferenzialità da chi è stato protagonista per tantissimi anni di un modo di fare politica che non è più attuale un po' mi fa sorridere. Ma non è questa la questione, c'è un Congresso alle porte e attendiamo gli esiti di quella che sarà l'assise”.





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