L’emendamento presentato da Romeo Morri a nome dei Popolari e di Alleanza nazionale ha mandato in crisi la maggioranza in commissione Territorio. Sicuramente due esponenti, tra i partiti alleati di governo, hanno votato con l’opposizione e l’emendamento è finito in parità, con 9 voti a favore, 9 contrari ed un astenuto. Si discuteva un importante progetto di legge, ossia l’abrogazione della commissione Urbanistica e la conseguente istituzione della nuova commissione per le Politiche territoriali e ambientali. Morri mirava ad aggiungere un emendamento per prevedere che negli atti di compravendita di beni immobili fosse obbligatorio indicare o allegare l’atto di conformità edilizia. Vanessa Muratori di Sinistra unita aveva dichiarato di considerare giusto, in linea di principio, l’emendamento, ma che sarebbe stato più appropriato inserirlo in un altro dispositivo di legge. L’impegno era stato preso formalmente dal presidente della commissione, Antonio Carattoni, che l’aveva fatto inserire a verbale. Ma la votazione non è andata come si sperava. La parità ha comportato la sospensione della votazione della legge, che era esaminata in sede referente, e lo stesso emendamento di Morri dovrà essere riproposto e votato nella prima sessione utile, ossia quella del 24 luglio.
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