Occorrerà attendere la tarda mattinata di domani per conoscere la “verità” di Gianfranco Fini. Un videomessaggio - pubblicato sui siti di Generazione Italia e del Secolo - nel quale fornirà le sue risposte a quella che giudica una campagna di demolizione, nei suoi confronti, sulla vicenda di Montecarlo. Quel che è certo è che – a questo punto – i rapporti all’interno della maggioranza appaiono compromessi. Ieri le accuse di dossieraggio da parte dei finiani, a seguito della pubblicazione della lettera con la quale il ministro della giustizia di Saint Lucia comunicava al capo del governo e ministro delle Finanze dell'isola caraibica che dietro le società off-shore, che trattarono la vendita dell’appartamento monegasco, c’è Giancarlo Tulliani. “Una patacca”, ha definito il documento Italo Bocchino, salvo poi essere smentito dallo stesso ministro di Saint Lucia Rudolph Francis. “Quella lettera è vera” – ha dichiarato poche ore dopo ai cronisti del Fatto. Poi l’annuncio di una conferenza stampa in cui – ha detto – “verrà spiegato tutto ciò che c’è da sapere sulla lettera e le due società off-shore”. Una polemica che con tutta probabilità avrà effetti anche sull’agenda politica italiana. Oggi la frenata di Fini, sul tema della giustizia. Su questo argomento – ha detto il presidente della Camera – “è in corso una discussione franca e senza infingimenti; le carte sono sul tavolo”.
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