Rete interviene sul tema delle possibili infiltrazioni malavitose in territorio, invitando la politica a "creare gli anticorpi" per evitare rischi del genere. Il movimento si sofferma sugli "allarmi" emersi tramite la Commissione Antimafia e l'Agenzia di informazione finanziaria su alcuni settori a rischio che "presentano evidenti anomalie". E parla di "maglie troppo larghe" del sistema che consentono di aprire un'attività, chiuderla dopo pochi mesi e lasciare "buchi milionari nella monofase". Imprenditori che poi possono ripartire, prosegue Rete che critica anche il fatto di dare permessi a chi è rinviato a giudizio in italia per frode o altri reati economici. "Purtroppo - si legge in una nota - c'è ancora chi non vuole sentire e non vuole vedere". Come accaduto, sottolinea la forza politica, durante la ratifica in Consiglio del decreto 67 sulla semplificazione delle procedure per l'avvio di attività economiche.