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Priorità di fine legislatura, Righi: "Non mi pongo limiti. Quello che c'è sul tavolo va chiuso”

Nella lista della Segreteria la digitalizzazione "fondamentale per lo sviluppo", ma anche la Legge sul Consumo "pronta da due anni". Il Presidente di Motus: "L'accordo per proseguire con la maggioranza si basa proprio sulle cose da fare"

di Monica Fabbri
24 giu 2023

Maggioranza e Governo lo ripetono, quasi fosse un mantra, da quando hanno deciso di proseguire la legislatura: vanno fatte poche cose ma fondamentali. La partita, nei prossimi mesi, si gioca quindi sulle priorità. Su temi come Bilancio ed Europa c'è già unità d'intenti, ma nella lista delle cose da fare potrebbero rientrare anche altri progetti. Il Segretario all'Industria, del resto, non intende porsi limiti. “Siamo qui per dare risposte al paese. Non metto sul tavolo niente di più di quanto già fatto in questi quattro anni. Ma se le cose sono pronte, e lo sono – rimarca Fabio Righi – vanno chiuse. Non dovremmo porci limiti nel poterle portare perché, sebbene non siano macro-temi, rappresentano risposte per il mondo sociale ed economico”. Oltre al progetto Amazon che ha ripreso slancio e il Decreto sul riordino del dipartimento economia in ratifica nel prossimo Consiglio, arrivano in Aula anche due Pdl della sua Segreteria: in seconda lettura la Legge quadro in materia di Società benefit e in prima quella sulle attività economiche.

Nel cassetto, però, c'è anche la Legge sul Consumo, in attesa del via libera del parlamento. E a chi gli dice che non è urgente, Righi risponde così: “Prima di tutto è pronta da due anni. Poi rappresenta un dossier di maggior integrazione rispetto al mercato unico europeo. L'integrazione è probabilmente inevitabile e quindi dobbiamo arrivare pronti. E per esserlo occorre anche approvare le norme utili a quel percorso”. E ancora: noleggio auto per le imprese; cannabis industriale; decreto made in San Marino ed entro agosto registro unico delle attività economiche. Su tutto domina la digitalizzazione, senza la quale – rimarca Righi – non c'è sviluppo. “La considero uno dei macro -temi da affrontare e imprescindibile, perché penso che ogni intervento che non tenga conto del necessario sviluppo dal punto di vista della digitalizzazione, considerato il percorso che l'economia mondiale sta seguendo, sia impensabile. Quindi diventa una conditio sine qua non per sviluppare il paese”. E adesso che i numeri in maggioranza si sono ridotti e Domani Motus Liberi vede aumentare il suo peso, farà sentire più forte la sua voce? “E' una domanda – risponde Righi - che credo debba fare al Presidente del partito”. Detto fatto. “Ci auguriamo di non dover farla sentire”– dice Lorenzo Forcellini Reffi - “l'intesa per proseguire con la maggioranza si basa proprio sulle cose da fare. E' quindi importante che si facciano. Sulle priorità – conclude - siamo d'accordo. Riguardo invece ai progetti già pronti, ci aspettiamo vengano concretizzati”.





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