Un dialogo a tutto campo fra partito dei Socialisti e Democratici e Democrazia Cristiana, le due forze politiche che hanno gestito insieme questa fase di governo straordinario. E proprio sull’esperienza dell’esecutivo si è incentrato il confronto, con un giudizio positivo espresso dalle due delegazioni sulla stabilità garantita nella seconda metà di legislatura, che ha consentito di adottare provvedimenti importanti. Nell’ultima fase di legislatura sono emerse però dissonanze che il Segretario e il Capogruppo della DC hanno messo in evidenza, come quella sull’acordo di coperazione economica con l’Italia; la riforma della legge elettorale e la gestione dell’Iss. Confronto anche sui rispettivi programmi. Il PSD ha illustrato il 'progetto per San Marino', la DC evidenziato la forte caratterizzazione sociale del proprio impegno di legislatura, incentrato sulla tutela della persona, sulla famiglia, intesa come motore di ogni politica, e sul volontariato, come fonte inesauribile di ideali. Poi l’attenzione in campo economico, ambientale e su due importanti comparti come Turismo e Commercio.
Se nel colloquio sono emerse alcune convergenze, come sull’opera di risanamento del bilancio e sulla necessità di una riforma in campo fiscale. Non sono mancate diverse impostazioni in merito al rapporto con l’Unione Europea e sulla riforma elettorale. Per le prospettive politiche entrambi i partiti sottolineano la necessità di governi che assicurino stabilità al paese, ma allo stesso tempo ritengono esaurita la fase del governo straordinario.
Se nel colloquio sono emerse alcune convergenze, come sull’opera di risanamento del bilancio e sulla necessità di una riforma in campo fiscale. Non sono mancate diverse impostazioni in merito al rapporto con l’Unione Europea e sulla riforma elettorale. Per le prospettive politiche entrambi i partiti sottolineano la necessità di governi che assicurino stabilità al paese, ma allo stesso tempo ritengono esaurita la fase del governo straordinario.
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