Una reprimenda severa nei confronti dei tre consiglieri che hanno lasciato il gruppo del PSD, un invito all’alleato di governo per una maggiore coesione, l’auspicio del coinvolgimento di tutte le forze politiche sulla definizione della nuova legge elettorale. Presidente e Segretario del partito dei Democratici hanno chiuso la festa del PSD rimarcando, in pratica, le questioni poste nell’ultimo consiglio di direzione di quel partito e le posizioni evidenziate nel documento finale del parlamentino. Un impegno rinnovato nell’azione del Governo Straordinario, un rapporto con l’alleato che a tratti dimostra qualche incertezza ma che, trovati i necessari aggiustamenti, sembra proseguire sulla strada segnata. L’obiettivo fondamentale è la scrittura delle nuove regole, quella legge elettorale tanto invocata, ritenuta il punto di partenza, la base sulla quale poggiare il rinnovamento della politica. Sulle alleanza future nessuno si sbottona: troppo prematuro, sia per le condizioni attuali della politica sia per l’attesa del necessario passaggio elettorale. I numeri per un governo alternativo ancora mancano e ogni intesa di oggi potrebbe venire smentita domani dalle urne. Dunque tutti votati alla massima prudenza. 'L’importante – sottolineano Morganti e Chiaruzzi – è mettersi d’accordo sulle regole del gioco, sulla nuova legge elettorale che sappia dare un potere reale nelle mani dei cittadini, che siano in grado di decidere da chi farsi governare. Noi – aggiungono – ci mettiamo tutto il nostro impegno, l’esito finale dipenderà dal confronto con tutte le forze politiche'.
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