Ratificato il decreto che disciplina il funzionamento del fondo straordinario di solidarietà. Potrà disporre di 102 mila euro, derivanti dalle dichiarazioni dei redditi senza destinazione del 3 per mille, da multe e sanzioni per importi da 75 mila euro e da donazioni di cittadini e associazioni. Accolti due emendamenti presentati da Sinistra unita per inserire le Giunte di castello fra gli organi che collaborano con il comitato gestore del Fondo e tra i soggetti ai quali è possibile presentare le domande di accesso. Lo scopo, rimarca il Segretario di Stato al lavoro, è intervenire rapidamente in favore di nuclei familiari in difficoltà, per i quali si è creato un organismo snello e super partes. I distinguo delle opposizioni nascono soprattutto sull'applicazione tecnica di questo strumento. Civico 10 non presenta emendamenti, lamentando il no registrato in passato alla proposta di reddito di cittadinanza. "Non ci sono soldi per questo strumento", afferma Andrea Zafferani. Quanto previsto nell'assestamento di bilancio non supererà i 300 mila euro all'anno. Considerando che abbiamo 1.300 disoccupati senza reddito e più di 300 domande all'anno per il certificato di credito sociale, sottolinea, parliamo di contributi tra i 250 e i 1.000 euro all'anno. Questa sembra essere solo carità. Rete non è contraria al fondo ma a come viene gestito. Si affida la gestione di necessità primarie nelle mani di pochissime persone scelte dal Congresso di Stato, afferma Elena Tonnini, emanando sempre regolamenti non chiari e discrezionali. Diversa la posizione di Sinistra Unita con Francesca Michelotti che definisce il decreto “molto equilibrato”. Dalla maggioranza il democristiano Luca Beccari fa notare che "a volte ci sono ammortizzatori usati male. Persone che usano la mobilità per farsi un anno sabbatico oppure chi gode degli assegni famigliari pur non avendone bisogno". Anche Denise Bronzetti afferma che qualche volta il credito agevolato è finito anche nelle mani di chi bisogno non aveva. Come è stato possibile chiede, e perchè poi non sono state denunciate queste situazioni? I consiglieri inciampano sulla richiesta della procedura d'urgenza per modificare la legge sull'ordinamento giudiziario. Con soli 34 voti a favore, pari ai presenti in Aula, non è stata raggiunta la maggioranza qualificata. I capigruppo concordano sulla volontà di procedere comunque all'esame dell'articolato e si mette ai voti un comma aggiuntivo per non creare forzature al regolamento. Le modifiche, approvate con soli 2 voti contrari e 42 a favore, prevedono la possibilità di nominare procuratori del fisco anche gli uditori commissariali con almeno 2 anni di servizio. Con l'entrata in vigore della legge si avviano anche le procedure per il reclutamento di 3 uditori commissariali.
Riproduzione riservata ©