La decisione dei saggi consentirà ai cittadini di esprimersi in merito e di far conoscere la propria opinione sui temi che riguardano il lavoro, la scala mobile e le candidature alle elezioni politiche. I quesiti infatti, lo ricordiamo, vertono su questi argomenti: i primi tre, presentati al collegio garante della costituzionalità delle norme il 14 agosto scorso, toccano la legge 131 del 29 settembre 2005, relativa all’occupazione. Gli articoli 17 e 18, che il comitato si propone di abrogare, si riferiscono al contratto di lavoro temporaneo il primo, ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa il secondo.
Il terzo quesito, presentato sempre nella stessa occasione, tratta invece della cosiddetta scala mobile, l’adeguamento delle retribuzioni in base all’andamento inflazionistico.
L’ultimo quesito giudicato ammissibile è quello sulla preferenza unica. Per consentire cioè agli elettori di indicare, in occasione delle elezioni politiche, un solo candidato sulla propria scheda elettorale. Non più quindi le tre preferenze previste dalla legge in vigore, ma una sola. Un quesito sottoposto agli elettori anche il 3 agosto 2003, quando si recarono alle urne 10.856 elettori. Per essere accolto il quesito doveva raggiungere 10.105 voti a favore, pari al 32% del corpo elettorale. I si furono invece 8.755, per un pugno di voti quindi la proposta referendaria venne respinta.
Il comitato promotore ci riprova, entro la fine dell’anno, per tastare il polso ai sammarinesi e ricevere da loro le indicazioni in proposito. A meno che, e questo vale anche per le altre proposte, non subentrino interventi legislativi che accolgono il quesito referendario, e questo causerebbe, come già accaduto in passato, l’annullamento della consultazione vista la rispondenza della nuova norma alle richieste del comitato. La decisione è nelle mani delle forze politiche.
Il terzo quesito, presentato sempre nella stessa occasione, tratta invece della cosiddetta scala mobile, l’adeguamento delle retribuzioni in base all’andamento inflazionistico.
L’ultimo quesito giudicato ammissibile è quello sulla preferenza unica. Per consentire cioè agli elettori di indicare, in occasione delle elezioni politiche, un solo candidato sulla propria scheda elettorale. Non più quindi le tre preferenze previste dalla legge in vigore, ma una sola. Un quesito sottoposto agli elettori anche il 3 agosto 2003, quando si recarono alle urne 10.856 elettori. Per essere accolto il quesito doveva raggiungere 10.105 voti a favore, pari al 32% del corpo elettorale. I si furono invece 8.755, per un pugno di voti quindi la proposta referendaria venne respinta.
Il comitato promotore ci riprova, entro la fine dell’anno, per tastare il polso ai sammarinesi e ricevere da loro le indicazioni in proposito. A meno che, e questo vale anche per le altre proposte, non subentrino interventi legislativi che accolgono il quesito referendario, e questo causerebbe, come già accaduto in passato, l’annullamento della consultazione vista la rispondenza della nuova norma alle richieste del comitato. La decisione è nelle mani delle forze politiche.
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