Conclusa la cerimonia di insediamento dei Capitani Reggenti, il Segretario di Stato agli esteri Nicola Renzi ha incontrato gli ambasciatori dei paesi Ue in vista della possibile parafatura, entro giugno, dell'accordo con l'Unione Europea. Parafatura che consiste nella sigla di un testo di base che non produce alcun effetto giuridico pur avendo evidentemente ricadute di natura politica. Presenti anche i diplomatici di Monaco e Andorra. Dopo l'accelerazione ai negoziati, sollecitata dalla stessa Commissione Europea e in vista della prossima tornata negoziale a Bruxelles, in programma dall'8 all'11 aprile, il Segretario di Stato agli Esteri Renzi, insieme a Luca Brandi della direzione Affari Europei, e all'Ambasciatore dell'Unione Europea Jan Tombinski, ha incontrato alla Sala Alberoni di Palazzo Valloni, i rappresentanti diplomatici dei paesi europei.
Renzi ha chiarito che vede con favore la possibile parafatura dell'Accordo con l'Ue entro giugno, con l'obiettivo di consentire l'accesso di San Marino al mercato unico, attuare la libertà di circolazione delle persone con le logiche salvaguardie o deroghe per un paese di piccole dimensioni, favorire l'accesso agli aiuti da parte della Banca Centrale Europea. “Noi crediamo che la questione bancaria e finanziaria – afferma Renzi - debba essere affrontata nella sua totalità. Il che vuol dire comprendere anche i rifinanziamenti dell'eurosistema, come emerge dal documento del Parlamento Europeo”.
Il Segretario di Stato Renzi allude alla Relazione Lopez Aguilar, approvata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo lo scorso 13 marzo. Su quello che oggi è considerato da San Marino uno dei fattori chiave dell'accordo con Bruxelles abbiamo sentito l'Ambasciatore dell'Ue Tombinski: “La Banca Centrale Europea – dichiara - è una istituzione indipendente da noi. Io so solo che ci sono già dei contatti con la Bce per cercare una soluzione”