Rete non va tanto per il sottile nel criticare gli ex alleati di Governo in merito alla gestione del territorio. Il movimento, ora all'opposizione, riparte proprio dall'ambiente nel proporre le sue ricette per il futuro, nel segno di quella che definisce “un'opposizione propositiva”. "Continueremo a portare avanti la nostra linea politica - dice Giovanni Zonzini - e a incalzare il Governo e quel che resta di questa maggioranza per avere interventi seri anziché azioni clientelari come, ad esempio, le ultime varianti al piano regolatore in cui vengono resi edificabili interi ettari in zone di campagna: una speculazione ignobile".
Il movimento rivendica l'impegno nella precedente maggioranza per la tutela del territorio, a partire dalle modifiche al codice ambientale. In queste ore la presentazione di un progetto di legge per l'autonomia energetica del Paese. L'obiettivo, spiega Zonzini, è impegnare lo Stato a creare una società pubblico-privata a controllo pubblico. Impresa che si dovrà occupare di investimenti dentro e fuori territorio per realizzare e gestire impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, per rendere la Repubblica autonoma.
Il testo prevede anche la creazione di un invaso idrico, fondamentale in caso di siccità. Cambiamento climatico e crisi energetica saranno gli argomenti della serata pubblica di mercoledì 28 giugno al Giardino dei Liburni. Ospiti: Sergio Piazzi, segretario generale della Pam, e Roberto Mugavero, presidente del Cemec.
Nel servizio l'intervista a Giovanni Zonzini (Rete)