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RF sui premi ai vertici Iss: "Non sia il Congresso a valutare il raggiungimento degli obiettivi"

di Monica Fabbri
23 mar 2021
Andrea Zafferani e Nicola Renzi
Andrea Zafferani e Nicola Renzi

Rf torna all'attacco di governo e maggioranza, nella pausa di un Consiglio che ha bocciato le sue proposte per riduzione dei contagi, sostegno alle famiglie con figli in quarantena, gestione della campagna vaccinale, abrogazione dei controlli di polizia nelle case. “Illogiche e inefficaci”, per Renzi e Zafferani, le ultime disposizioni adottate dall'Esecutivo. “Senza senso chiudere luoghi aperti come i parchi e lasciare aperti quelli chiusi consentendo l'aperitivo”. “Siamo stati criticati da Ciavatta – afferma Zafferani - perché proponiamo di aprire le attività economiche”, ricordando di aver più volte sollecitato un piano di salute pubblica: un mese di sacrifici ma con ristori efficaci ed immediati.




“Questo stillicidio di chiusure e aperture – accusa il partito – non è efficace e danneggia l'economia”. Catastrofica – dice Renzi – l'affermazione che dovremmo chiudere tutto ma non abbiamo i soldi per farlo. Ci sarebbero stati se le risorse del debito non fossero state destinate al rimborso di prestiti pregressi e spesa corrente”. Critiche anche al metodo, a “misure senza confronto”- con il capogruppo che rimarca i due soli incontri con l'opposizione dall'inizio della pandemia. Nel mirino, poi, i premi produzione ai vertici ISS: “Non siamo favorevoli al tetto degli stipendi”, chiarisce, “ma non deve essere il Congresso a fare da ente valutatore”. Nel far notare l'incoerenza di chi ha rinnegato le battaglie di ieri, punta il dito contro un Governo che eroga a prescindere dai risultati. Tra gli obiettivi disattesi: mancato reclutamento di personale necessario al funzionamento dell'ospedale; assenza del piano organizzativo dell'Iss e una decina di medici non stabilizzati. “Sui premi sarebbe stato giusto soprassedere - dice Renzi - rimandando a tempi più opportuni”.

Infine torna sulla vaccinazione ai consiglieri definendola “sterile querelle”. “A differenza di 6 mesi fa – spiega – crediamo che oggi la categoria non sia a rischio. Il piano vaccinale – ribadisce - deve procedere per fasce di priorità. Del resto – aggiunge – si è scoperto da un'interpellanza di maggioranza che il fenomeno dei furbetti del vaccino c'è anche anche San Marino”.





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