Riforma tributaria al centro del vertice di maggioranza convocato per il pomeriggio. Le forze della coalizione sono chiamate a valutare lo stato del negoziato aperto tra governo e sindacati che proprio ieri ha registrato qualche passo in avanti ma anche l'insoddisfazione delle organizzazioni dei lavoratori. Le risposte dell'esecutivo non sono ritenute sufficienti dai rappresentanti dei lavoratori che riconoscono lo sforzo compiuto per ridurre l'impatto della riforma. In primo luogo l'introduzione della no-tax area e la parziale rimodulazione delle aliquote e quindi della pressione fiscale per dipendenti e pensionati, anche se il calcolo della nuova tassazione viene definito “macchinoso”. Sulla no-tax area si chiede di fare di più, e di portarla da 10 a 12 mila euro, mentre carenti vengono ritenute ancora le iniziative per contrastare l'evasione fiscale. I sindacati chiedono strumenti per accertare i redditi dei lavoratori autonomi e insistono su scontrino fiscale e fattura, con l'utilizzo della Smac Card per la tracciabilità delle transazioni, unitamente all'istituzione di un corpo di polizia tributaria. Diverse le posizioni espresse dalle categorie economiche e professionali, che lunedì si siederanno al tavolo con la delegazione del Governo, per proseguire il confronto.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
Riproduzione riservata ©
