Sul secondo atto della verifica cala il sipario prima ancora di andare in scena. Tutto rinviato al 28 gennaio. Intanto, dietro le quinte, c’è addirittura chi ipotizza che la rappresentazione verrà interrotta prima di quella data. Di fatto, nella settimana trascorsa dal primo incontro di tutte le forze del Patto con gli Europopolari, i toni non si sono rasserenati: tutt’altro. Gli Eps, durante la verifica, hanno reso pubblico un incontro tra Antonella Mularoni e Giulio Tremonti, avvenuto nell’ottobre del 2009, due mesi dopo il Meeting di Rimini, grazie all’intercessione dello scomparso Cossiga. Il colloquio, ricorda Menicucci, andò bene. Perché poi tutto è finito a scatafascio? Il Segretario agli esteri replica ricordando di avere tanti incontri riservati con responsabili politici stranieri, che tali devono restare. Inutile lamentarsi che le relazioni bilaterali non migliorano, sottolinea, se poi si mettono in atto atteggiamenti che non aiutano la distensione dei rapporti con l’Italia. Intanto insorge l’opposizione. Le relazioni internazionali di San Marino non sono un fatto privato del Segretario agli esteri, dicono le 4 forze di minoranza. Di questo incontro era all’oscuro il Consiglio, la Commissione Esteri e, a quanto pare, anche il Congresso di Stato. Il Segretario Mularoni – accusano –ha sempre detto di non sapere cosa volesse Tremonti e di ignorare il motivo per cui non ci fosse il via libera alla firma degli accordi con l’Italia, senza i quali il nostro Stato non ha futuro. La black list, in un anno, ha fatto contare 1.146 aziende in meno, concludono, mentre il governo brancola nel buio ripetendo che Tremonti è il problema per lo sblocco delle relazioni bilaterali. Già pronta una interpellanza che verrà depositata lunedì.
Sonia Tura
Sonia Tura
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