Commissione interni. Passano tre progetti di legge del segretario Venturini sulla giustizia - saranno in aula a marzo - con ampio favore delle minoranze, progetti che vanno verso lo snellimento del carico di lavoro dei magistrati. Minoranze che chiedono di introdurre anche a San Marino il processo per direttissima.
Proposte per snellire il carico di lavoro dei magistrati, cogliendo l'auspicio all'introduzione di misure alternative al processo penale, ampliando l'applicazione per i reati minori. Sono le modifiche alla "legge che istituisce il decreto penale", accolte con il favore delle minoranze (10 voti a favore e 3 astenuti). Opposizioni che vanno oltre: Rossano Fabbri del Partito Socialista e Franco Santi di Civico 10 tornano sulla introduzione del processo per direttissima, già trattato in un ordine del giorno approvato a maggioranza in Consiglio a fine gennaio, non ancora contemplato nell'ordinamento sammarinese. Tre leggi sulla giustizia per cui la minoranza in commissione affari interni plaude al lavoro portato avanti dal segretario Venturini. Nessun voto contrario e 5 astensioni per il nuovo provvedimento di estradizione: più rispondente alle direttive internazionali, sollecitato dal Moneyval e pensato anche alle luce di un procedimento in corso alla corte internazionale dei diritti dell'uomo (caso Toniolo): la competenza in materia di estradizione passa dalla Reggenza alla segreteria di Stato competente. I cittadini poi potranno essere soggetti alla misura "solo in presenza di reati di terrorismo". 8 voti a favore e 3 astensioni per il nuovo ordinamento del notariato: "Per una norma organica in materia - spiega Venturini - che specificando le funzioni degli avvocati e dei notai adegui quest'ultima professione agli standard di riferimento e, rispetto all'Italia, utile a risolvere la trattativa sul riconoscimento reciproco degli atti notarili". Una riflessione da Franco Santi di Civico 10, colta dal presidente Venturini: tutti bocciati i sammarinesi all'ultima abilitazione per notai con l'interrogativo: mancata preparazione o difesa corporativa per una fermare nuovi ingressi.
AS
Proposte per snellire il carico di lavoro dei magistrati, cogliendo l'auspicio all'introduzione di misure alternative al processo penale, ampliando l'applicazione per i reati minori. Sono le modifiche alla "legge che istituisce il decreto penale", accolte con il favore delle minoranze (10 voti a favore e 3 astenuti). Opposizioni che vanno oltre: Rossano Fabbri del Partito Socialista e Franco Santi di Civico 10 tornano sulla introduzione del processo per direttissima, già trattato in un ordine del giorno approvato a maggioranza in Consiglio a fine gennaio, non ancora contemplato nell'ordinamento sammarinese. Tre leggi sulla giustizia per cui la minoranza in commissione affari interni plaude al lavoro portato avanti dal segretario Venturini. Nessun voto contrario e 5 astensioni per il nuovo provvedimento di estradizione: più rispondente alle direttive internazionali, sollecitato dal Moneyval e pensato anche alle luce di un procedimento in corso alla corte internazionale dei diritti dell'uomo (caso Toniolo): la competenza in materia di estradizione passa dalla Reggenza alla segreteria di Stato competente. I cittadini poi potranno essere soggetti alla misura "solo in presenza di reati di terrorismo". 8 voti a favore e 3 astensioni per il nuovo ordinamento del notariato: "Per una norma organica in materia - spiega Venturini - che specificando le funzioni degli avvocati e dei notai adegui quest'ultima professione agli standard di riferimento e, rispetto all'Italia, utile a risolvere la trattativa sul riconoscimento reciproco degli atti notarili". Una riflessione da Franco Santi di Civico 10, colta dal presidente Venturini: tutti bocciati i sammarinesi all'ultima abilitazione per notai con l'interrogativo: mancata preparazione o difesa corporativa per una fermare nuovi ingressi.
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