Si abbassano i toni dopo lo scontro che ieri in Aula ha caratterizzato l'avvio del confronto sull'uscita dalla black list italiana e si guarda al passato per non ripetere, dicono tutti, gli errori che ci hanno trascinato in quello che il Segretario all'industria Marco Arzilli torna a chiamare “un vero e proprio embargo”. Era stato Valentini a partire all'attacco accusando l'opposizione di avere usato toni inaccettabili e di avere mancato di rispetto alle istituzioni e alle persone che le rappresentano. Dichiarazioni che avevano immediatamente infiammato la minoranza e che oggi Mimma Zavoli di Civico 10 chiede al Segretario agli esteri di ritirare, mentre per Elena Tonnini di Rete nulla di buono è nato e nascerà dalle Segreterie di Valentini. Sul fronte opposto la maggioranza con Fabio Berardi che definisce “statista” Pasquale Valentini, invita i sammarinesi ad andare nel mondo a testa alta per quanto fatto sulla strada della trasparenza mentre sulla mancata firma dell'accordo con Fini – Berardi era Segretario agli esteri – ricorda la contrarietà di buona parte del Paese a quella intesa, Anis in primis. Marino Riccardi del psd invita a pretendere rispetto e piena reciprocità dall'Italia e porta come esempio le contravvenzioni: “facciamo da esattori senza avere un euro di vantaggio mentre fuori confine questo non accade”, mentre Denise Bronzetti richiama il Segretario alle finanze sulla necessità di fare chiarezza rispetto ai furbetti della monofase. Non si affianca a chi auspica un nuovo rapporto con l'opposizione il capogruppo di Alleanza Popolare. Non abbiamo un governo di unità nazionale, sottolinea Mario Venturini, questo è un esecutivo politico. Tutte le responsabilità di quello che si deve ancora fare sono sulle spalle di chi governa. E con la vicenda Cassa di Risparmio, puntualizza, il precedente governo c'entra poco. Ci sono precise responsabilità di chi allora guidava l'istituto. I vertici di Banca Centrale di quel tempo hanno dormito, dice, così smettiamo una volta per tutte di metterli sugli allori. Francesca Michelotti di Sinistra Unita chiede all'Aula di obbligare i politici ladri a restituire i soldi e ritiene che la lunga permanenza nella black list sia dovuta al fatto che l'Italia ha voluto recuperare il massimo di quanto le abbiamo tolto. Guarda al futuro il Segretario al turismo Teodoro Lonfernini che invita il Consiglio ad aprire la stagione di una grande riforma istituzionale per permettere allo sviluppo di camminare insieme a tutto il Paese.
Sonia Tura
Sonia Tura
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