I cittadini finalmente hanno partecipato in massa, con una presenza mai vista, alle manifestazioni di protesta nei confronti di una imposta sulla casa assurda e di una legge tributaria iniqua e pesantissima. Ma la vertenza è più generale in quanto la crisi dura da sei anni mentre il governo e la Banca Centrale stanno portando il Paese nel baratro. E’ stato distrutto il sistema bancario che era una ricchezza e oggi è un alto costo per lo Stato al punto che diminuiscono i posti di lavoro e la gestione del sistema finanziario, nel 2012, ha perso ben 220 milioni. Sempre più posti di lavoro sono a rischio ed emergono insolvenze per oltre 1000 milioni di euro.
Il sistema industriale è in grande affanno in quanto la “guerra “ stupida contro l’Italia tiene ancora il Paese in black list.
Le finanze pubbliche sono vicine al collasso perché il governo vuole mantenere la spesa corrente clientelare; perché non ha incassato colpevolmente 188 milioni di monofase e ha regalato in modo sospetto oltre 300 milioni di tasse dovute; perché ha messo insieme una montagna di debiti e continua a farne altri.
Ormai i nodi arrivano al pettine e il governo vuole far pagare ai cittadini i danni della mala gestione, della corruzione, delle ruberie e degli sprechi.
I cittadini giustamente scendono in piazza con manifestazioni civili, pacifiche, giustificate. Protestano contro una politica sbagliata e contro l’ingiustizia sociale dimostrando che cambiare si può.
Comunicato stampa
Il sistema industriale è in grande affanno in quanto la “guerra “ stupida contro l’Italia tiene ancora il Paese in black list.
Le finanze pubbliche sono vicine al collasso perché il governo vuole mantenere la spesa corrente clientelare; perché non ha incassato colpevolmente 188 milioni di monofase e ha regalato in modo sospetto oltre 300 milioni di tasse dovute; perché ha messo insieme una montagna di debiti e continua a farne altri.
Ormai i nodi arrivano al pettine e il governo vuole far pagare ai cittadini i danni della mala gestione, della corruzione, delle ruberie e degli sprechi.
I cittadini giustamente scendono in piazza con manifestazioni civili, pacifiche, giustificate. Protestano contro una politica sbagliata e contro l’ingiustizia sociale dimostrando che cambiare si può.
Comunicato stampa
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