“Il Paese si può governare in maniera molto differente da come viene governato oggi”. E' il messaggio lanciato dal Segretario socialista Simone Celli dal palco della Conferenza programmatica. abbiamo organizzato questa iniziativa per dire con chiarezza e senza tanti giri di parole che cosa intendiamo fare per costruire la San Marino del Terzo Millennio, che cosa intendiamo fare per promuovere la rinascita politica, economica, sociale, morale e culturale del Paese. Il segretario socialista parla di un paese in decadimento politico, etico e culturale. "Il vero problema però è l’individuazione del nuovo modello di società - ha detto Celli - E’ proprio su questo terreno che si misurerà da subito la possibilità di recupero di credibilità e di autorevolezza della politica ed in particolare dei partiti. Le ragioni del malcontento, della diffidenza e della protesta, sono variegate, ma a mio parere le principali consistono nell’occupazione fine a se stessa del potere e delle poltrone e soprattutto nella trasformazione delle organizzazioni partitiche in semplici comitati elettorali che hanno quasi del tutto abbandonato due funzioni fondamentali: l’elaborazione progettuale da un lato e dall’altro la selezione della classe dirigente. Per il Ps è urgente ridare ruolo e dignità alla politica sammarinese. Perché la politica non rappresenta qualcosa di marcio; perché chi si impegna nell’attività politica, non deve vergognarsi; perché la politica è l’arte nobile di governare le società; perché la politica è lo strumento con cui offrire un sogno, una speranza e una prospettiva alle nuove generazioni. "Con questa Conferenza Programmatica il Partito Socialista lancia ufficialmente la sfida a tutti i partiti e a tutti i movimenti politici, mettendo il proprio Progetto Paese a disposizione per un confronto civile e democratico che dovrà svolgersi alla luce del sole". I socialisti hanno elaborato una piattaforma programmatica di ampio respiro su cui è possibile impostare il processo di radicale trasformazione della struttura economica, finanziaria, sociale, istituzionale e culturale del Paese. Dalla snellezza burocratica ad una migliore qualità della vita. Ma "Saranno necessari coraggio e determinazione. Bisognerà dimostrare la ferma volontà di rompere con il passato e di contrastare duramente le spinte conservatrici che ancora sono particolarmente radicate nel nostro Paese." ha proseguito Celli. E accanto alla proposta programmatica, avanza una precisa proposta politica: ci si metta al lavoro per realizzare un nuovo progetto di governo, che potremmo definire “Governo delle Riforme”. Un Governo che dovrà avere almeno una caratteristica di fondo: un orizzonte temporale almeno decennale, dato che avrà il compito di guidare il processo di riforme strutturali necessario a cambiare in profondità e a rinnovare radicalmente il Paese. Invito rivolto soprattutto al Psd, "per riconsegnare al Paese un’area riformista, democratica e liberale, strutturata ed organizzata, in grado di guidare il percorso di trasformazione e cambiamento".
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