"La Pubblica amministrazione collabora già da tempo con la magistratura sulla cosiddetta Tangentopoli sammarinese e ieri ha semplicemente consegnato la documentazione richiesta, nessuna perquisizione", precisa il Segretario Valentini, a Roma per tutta una serie di incontri bilaterali. Sul piatto c'è infatti l'ipotesi di ingresso della Repubblica nella white list italiana. Une delle richieste avanzate dal Titano all'inquilino di via 20 Settembre. Confronto nel solco dei colloqui al Fondo monetario dove il ministro Pier Carlo Padoan all'allora segretario alle finanze Claudio Felici, aveva chiesto che la Serenissima fosse al fianco dell'Italia al prossimo global forum Ocse di Berlino. Il 28 ottobre, infatti, i "Grandi" cercheranno di fissare le tappe per lo scambio automatico delle informazioni tra gli stati e Roma vorrebbe che San Marino fosse tra i primi firmatari, mentre per gli altri si ipotizza il 2018. Richieste che la Repubblica non vuole subire, diventando parte attiva del negoziato. Non solo white list, dunque sul banco, ma anche questioni fiscali e relative al sistema bancario e finanziario del Monte. Nella fitta agenda del responsabile agli esteri anche la reimpostazione dei rapporti bilaterali con la Farnesina. In particolare c'è da fissare l'agenda sulle questioni che seguono l'accordo di cooperazione economica e sull'unica intesa che ancora manca tra i due paesi: l'accordo in materia radiotelevisiva.
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