Chiarezza e azioni. Sono queste le priorità che i sammarinesi all'estero sono tornati a chiedere alla politica. La discriminazione della legge sulla cittadinanza, che ha creato delle differenze all'interno degli stessi nuclei famigliari, tra fratelli: chi cioè rientrava nella possibilità di avere la cittadinanza della madre e chi no. altro punto dolente il diritto dell'esercizio di voto: " ci piacerebbe votare ai prossimi referendum" - dice la Consulta. Questioni poste al Segretario agli interni che riconosce come il tema dei diritti per i cittadini esteri sia ancora una ferita aperta. "ma c'è la disponibilità delle forze politiche a sedersi attorno a un tavolo con i rappresentanti della Consulta per trovare una soluzione definitiva - annuncia Venturini alle comunità estere. toni più o meno accesi, ma dalla platea dell'Hotel San Giuseppe si alza un appello "Sono anni che facciamo queste richieste, almeno diteci "Si" o "No". Il presidente Pedini punta il dito anche sulla tecnologia che potrebbe semplificare incombenze pratiche per i cittadini esteri. poco prima il segretario al Lavoro era intervenuto sulla banca dati sammarinese, all'interno del sito dell'ufficio del lavoro, dove far confluire informazioni relative anche ai residenti all'estero. quale possibile serbatoio per le aziende. Belluzzi ha citato la revisione delle norme sul lavoro e la possibilità di utilizzare le comunità come strumento per creare percorsi formativi. A chiudere i lavori Mirko Tomassoni, Presidente di “Attiva-Mente”, che ha illustrato il progetto “Diritti al centro”, cui ha aderito la stessa Consulta. Domani si tornerà a parlare di voto e cittadinanza con le forze politiche.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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