Le sfide del Millennio si allargano, si acuiscono le emergenze e si rafforzano gli obiettivi dell'Agenda del post 2015. Ne individua tre come prioritarie: pace e sicurezza, superamento delle ineguaglianze, sostenibilità ambientale e fissa la via: quella del dialogo e della negoziazione, nella convinzione che vi può essere pace solo dove regnano il rispetto dei diritti umani, la giustizia sociale. “La Repubblica di San Marino riafferma il proprio impegno per la costruzione di un mondo libero da ogni forma di razzismo e discriminazione razziale, un mondo in cui siano garantite le libertà di espressione e associazione, cominciando dalla libertà religiosa, un mondo in cui ciascun individuo possa effettivamente realizzare se stesso.”
Fissa tre categorie vulnerabili alle quali dare protezione, nell'esempio di San Marino. Donne: discriminate e oggetto di violenza anche in Occidente, ne chiede la promozione dei diritti, e piena partecipazione alla vita sociale ed economica. Bambini: denuncia livelli inaccettabili di mortalità infantile in troppe aree del mondo, chiedendo la ratifica universale della convenzione sui diritti del fanciullo. Disabili: perché la loro inclusione e inserimento divenga obiettivo concreto, in un quadro legislativo mutato, per la comunità internazionale.
“La tutela di questi soggetti può trovare più facile attuazione se nelle politiche economiche dei singoli stati e degli organismi internazionali si porrà la giusta attenzione alla salvaguardia dell'istituto familiare, che costituisce l'ambito naturale in cui la persona si forma e matura la consapevolezza dei diritti e dei doveri che regolano poi la convivenza fra tutti gli esseri umani”.
Poi la sostenibilità ambientale, nel richiamo a fare di più nel rispondere alle emergenze, investendo nella prevenzione e nel sostegno in caso di catastrofi: Problemi globali, soluzioni globali e frutto di cooperazione fra tutti gli stati membri, nell'invocare il rafforzamento del ruolo delle Nazioni Unite nella gestione della Global Governance.
Annamaria Sirotti
Fissa tre categorie vulnerabili alle quali dare protezione, nell'esempio di San Marino. Donne: discriminate e oggetto di violenza anche in Occidente, ne chiede la promozione dei diritti, e piena partecipazione alla vita sociale ed economica. Bambini: denuncia livelli inaccettabili di mortalità infantile in troppe aree del mondo, chiedendo la ratifica universale della convenzione sui diritti del fanciullo. Disabili: perché la loro inclusione e inserimento divenga obiettivo concreto, in un quadro legislativo mutato, per la comunità internazionale.
“La tutela di questi soggetti può trovare più facile attuazione se nelle politiche economiche dei singoli stati e degli organismi internazionali si porrà la giusta attenzione alla salvaguardia dell'istituto familiare, che costituisce l'ambito naturale in cui la persona si forma e matura la consapevolezza dei diritti e dei doveri che regolano poi la convivenza fra tutti gli esseri umani”.
Poi la sostenibilità ambientale, nel richiamo a fare di più nel rispondere alle emergenze, investendo nella prevenzione e nel sostegno in caso di catastrofi: Problemi globali, soluzioni globali e frutto di cooperazione fra tutti gli stati membri, nell'invocare il rafforzamento del ruolo delle Nazioni Unite nella gestione della Global Governance.
Annamaria Sirotti
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