La segreteria respinge le dimissioni dei componenti di Zona Franca e dà mandato ad una delegazione, guidata da segretario e presidente, di incontrare la corrente per farla recedere dalle sue posizioni. Con tutta probabilità il faccia a faccia avverrà lunedì prossimo. La segreteria straordinaria del PSD, convocata alla luce della lettera di dimissioni, ha preso in esame i perché della decisione assunta dalla corrente interna, ma ritiene non ci siano motivazioni tali da dover lasciare il partito. In primo luogo per l’attenzione concessa agli esponenti di Zona Franca negli ultimi tre consigli direttivi, quando la crisi era ormai inevitabile, e in secondo luogo l’organismo Psd, alla luce dei propositi espressi da Zona Franca rispetto all’alternanza democratica, e’ convinto che siano raggiungibili solo rimanendo nelle file del partito. Qualche accenno durante la riunione anche al rapporto con l’ alleato di governo, che sarà approfondito più avanti. Non sono passati inosservati gli ultimi interventi in casa dello scudo crociato e c’e’ più di una sensazione che all’interno del Pdcs ci sia chi vuole dare la spallata decisiva al governo. La priorità in questo momento e’ l’estremo tentativo di ricucire il rapporto interno.
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