Dc, PSD, PS: “tre forze allo sbando” per la maggioranza, che interviene dopo le note diffuse dalle forze di opposizione sul sistema bancario. Note da cui emerge – scrive Adesso – “come il senso dello Stato abbia abdicato alla strumentale necessità di conquistare consensi facili”. Problematiche enormi per il Paese – considera la maggioranza - che chiede però di “non rovesciare le responsabilità, che appartengono proprio a chi oggi si fa paladino della critica”. Ne ricorda alcune: “Concessione di licenze a soggetti non idonei; mancata sorveglianza con gli NPL che ne sono poi derivati; de-patrimonializzazione del sistema; perdita di liquidità”. Soluzioni complesse quelle prese oggi, ma ma senza alternative, secondo la maggioranza, e richiama le mosse compiute: “l'analisi degli attivi, la verifica dello stato effettivo degli istituti di credito, dichiarazione delle perdite a bilancio, le ricapitalizzazioni. “Non abbiamo cambiato linea – torna a dire Adesso.sm – trasparenza e rafforzamento restano le direttrici fondamentali su cui rifondare il sistema finanziario”.
Un piano che va avanti, ma che continua a non piacere a Democrazia in Movimento. Rete e MDSI criticano i passi del governo, richiamando “lo sfascio di Asset; la creazione di nuovi debiti sulle spalle dei sammarinesi regalando centinaia di milioni alle banche; l'aumento delle spese di gestione per Carisp – scrivono ancora - con stipendi quintuplicati per i membri del Cda”, ma su tutto guarda ad una criticità, tenuta sotto controllo negli anni passati, e invece ora “esplosa come problema strutturale: quello della liquidità”. Milioni di euro usciti in pochi mesi a riprova – scrive DIM - “del livello di sfiducia nel sistema”. Unica nota positiva per Rete e MDSI: la ripresa dei rapporti con l'Associazione Bancaria. “Dialogare con Abs, sindacati, associazioni di categoria, forze politiche e sociali è funzionale a trovare soluzioni che siano di sistema e non espressione di una sola parte”.
Non si fa intanto attendere la controreplica del Partito Socialista: rimarca gli sbagli compiuti nella gestione della questione bancaria e taccia il governo di “immobilismo” negli altri settori, dovuto – scrive – “proprio alla rincorsa continua a riparare i danni prodotti in ambito finanziario”. “Stupisce – prosegue il PS - che la maggioranza richiami le gestioni allegre e le speculazioni compiute in ambito finanziario dai passati governi, che erano composti – rileva - anche da parti dell'attuale maggioranza politica.
AS
Un piano che va avanti, ma che continua a non piacere a Democrazia in Movimento. Rete e MDSI criticano i passi del governo, richiamando “lo sfascio di Asset; la creazione di nuovi debiti sulle spalle dei sammarinesi regalando centinaia di milioni alle banche; l'aumento delle spese di gestione per Carisp – scrivono ancora - con stipendi quintuplicati per i membri del Cda”, ma su tutto guarda ad una criticità, tenuta sotto controllo negli anni passati, e invece ora “esplosa come problema strutturale: quello della liquidità”. Milioni di euro usciti in pochi mesi a riprova – scrive DIM - “del livello di sfiducia nel sistema”. Unica nota positiva per Rete e MDSI: la ripresa dei rapporti con l'Associazione Bancaria. “Dialogare con Abs, sindacati, associazioni di categoria, forze politiche e sociali è funzionale a trovare soluzioni che siano di sistema e non espressione di una sola parte”.
Non si fa intanto attendere la controreplica del Partito Socialista: rimarca gli sbagli compiuti nella gestione della questione bancaria e taccia il governo di “immobilismo” negli altri settori, dovuto – scrive – “proprio alla rincorsa continua a riparare i danni prodotti in ambito finanziario”. “Stupisce – prosegue il PS - che la maggioranza richiami le gestioni allegre e le speculazioni compiute in ambito finanziario dai passati governi, che erano composti – rileva - anche da parti dell'attuale maggioranza politica.
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