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Stretta pasquale: coprifuoco alle 20 e chiusura anticipata di bar e ristoranti. Ciavatta, "restate a casa"

L'ultimo decreto ricalca il precedente, con ulteriori restrizioni dal 3 al 5 Aprile. "Ciò che ci ha guidato - spiega il Segretario - sono le indicazioni dei sanitari e un ospedale al limite della sua tenuta". Sarà in vigore fino al 9.

di Monica Fabbri
31 mar 2021

Alla scadenza dell'ultimo Decreto, arrivano nuove misure, incentrate sulle festività pasquali. Valgono fino al 9 aprile, poi si vedrà. Ricalcano in buona parte quelle introdotte il 23 marzo e le indiscrezioni sull'anticipazione del coprifuoco trovano conferma: il 3, 4 e 5 aprile gli spostamenti in Repubblica saranno ammessi fino alle 20. Fuori da tale orario – si legge – saranno consentiti solo se motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute, urgenza o visita ad un famigliare di primo grado. Resta il divieto di accesso a parchi e piazze, luoghi dove si concentrano gli assembramenti, rischio che cresce nei weekend e nei giorni di festa.



Negli stessi giorni festivi e prefestivi, bar e ristoranti dovranno chiudere entro le 15.30. Il servizio da asporto sarà consentito fino alle 20.00. Senza limitazione d’orario consegne e servizio a domicilio. Chiuse al pubblico nelle giornate festive e fine settimana le attività nei centri commerciali, fatta eccezione per generi alimentari, edicole, tabacchi, farmacie, parafarmacie e ottici.

A San Marino, come in Italia, la politica si divide fra “rigoristi” e “aperturisti”: da una parte i dati allarmanti sui contagi, dall'altra il desiderio di un ritorno alla normalità. Nel mezzo, chi dice no a compromessi. “Qualunque fosse stata la decisione ci saremmo esposti a critiche perché ormai questa è la prassi”, commenta Roberto Ciavatta. “Ciò che ha guidato la stesura di questo nuovo Decreto – spiega - sono le indicazioni dei sanitari, i numeri del contagio, un ospedale al limite della sua tenuta, e quindi la necessità di ampliare per altri dieci giorni le misure, in attesa che la campagna vaccinale inizi a dare i suoi effetti”.

In Italia, a Pasqua e Pasquetta, sono ammesse le visite ad amici e parenti purché all'interno della regione. Vale anche per i sammarinesi con familiari fuori confine? Il Segretario agli Esteri dovrà verificare con le prefetture condizioni di eventuale reciprocità, nel frattempo Ciavatta si appella ai cittadini: “Sarebbe bene che rimanessero all'interno dei confini e nelle loro case. È questa la misura che dobbiamo perseguire per tentare di ridurre il contagio. Quindi – afferma il Segretario alla Sanità - al di là delle prescrizioni e dei contenuti del decreto, è buona prassi che i cittadini cerchino il più possibile a non entrare in contatto con altre persone. È l'unico modo che abbiamo, fino a quando non ci sarà una copertura vaccinale che garantisca un'immunità, per evitare che questa esplosione continui ad essere sui bollettini ogni giorno”.



Leggi il decreto n.62-2021


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