Clima d’intesa politica nella prima riunione della Commissione Costituente, voluta dal Partito Democratico Cristiano Sammarinese per lavorare su una nuova forma organizzativa interna e per favorire quell’aggregazione che porterà, negli intenti, ad una nuova formazione.
Questi i temi sui quali si è sviluppato il primo confronto, già emersi nel dibattito del recente Consiglio Centrale e contenuti nella mozione conclusiva del Congresso.
Sul fronte della aggregazione la Dc conferma la volontà di ricercare convergenze stabili con le altre forze politiche, in particolare con quelle con cui esiste una omogeneità di fondo, una condivisione sulle cose da fare.
Per la riorganizzazione interna il PDCS guarda ad un maggiore radicamento nella realtà sociale sammarinese e pensa a nuove forme organizzative, delle quali ancora non sono delineati i contorni. L’auspicio è quello di conquistare una presenza oggi racchiusa solo negli ambiti di partito.
Decisa per la prossima settimana la convocazione di una serie di colloqui con le forze politiche, con la precedenza a quelle che si collocano nell’alveo delle opposizione, con le quali già forme di collaborazione e di condivisione sono state registrate, ma la Democrazia Cristiana non nasconde la speranza di vedere riaprirsi il dialogo con Alleanza Popolare.
“Certo – dichiara il segretario, Pasquale Valentini – nei fatti ci siamo trovati spesso in contrapposizione, ma riteniamo – aggiunge – che la base ideale e culturale dei due partiti resti molto vicina e non intendiamo per questo rinunciare ad un dialogo che consideriamo importante, rimandando a dopo le conclusioni”.
Valentini si spinge ad una considerazione sulle alleanze, sostenendo che i fatti dimostrano come in assenza di omogeneità tra le forze di una coalizione, la governabilità non sia garantita. “Questo aspetto delle convergenze su una piattaforma comune – aggiunge – è per noi qualcosa di serio e profondo, ed è per questo con non vogliamo rinunciare a priori alla ricerca del dialogo con AP”.
Questi i temi sui quali si è sviluppato il primo confronto, già emersi nel dibattito del recente Consiglio Centrale e contenuti nella mozione conclusiva del Congresso.
Sul fronte della aggregazione la Dc conferma la volontà di ricercare convergenze stabili con le altre forze politiche, in particolare con quelle con cui esiste una omogeneità di fondo, una condivisione sulle cose da fare.
Per la riorganizzazione interna il PDCS guarda ad un maggiore radicamento nella realtà sociale sammarinese e pensa a nuove forme organizzative, delle quali ancora non sono delineati i contorni. L’auspicio è quello di conquistare una presenza oggi racchiusa solo negli ambiti di partito.
Decisa per la prossima settimana la convocazione di una serie di colloqui con le forze politiche, con la precedenza a quelle che si collocano nell’alveo delle opposizione, con le quali già forme di collaborazione e di condivisione sono state registrate, ma la Democrazia Cristiana non nasconde la speranza di vedere riaprirsi il dialogo con Alleanza Popolare.
“Certo – dichiara il segretario, Pasquale Valentini – nei fatti ci siamo trovati spesso in contrapposizione, ma riteniamo – aggiunge – che la base ideale e culturale dei due partiti resti molto vicina e non intendiamo per questo rinunciare ad un dialogo che consideriamo importante, rimandando a dopo le conclusioni”.
Valentini si spinge ad una considerazione sulle alleanze, sostenendo che i fatti dimostrano come in assenza di omogeneità tra le forze di una coalizione, la governabilità non sia garantita. “Questo aspetto delle convergenze su una piattaforma comune – aggiunge – è per noi qualcosa di serio e profondo, ed è per questo con non vogliamo rinunciare a priori alla ricerca del dialogo con AP”.
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