Parla di paradosso, il deputato riminese Arlotti, riferito alle voci che danno in chiusura lo scalo di Miramare, quello stesso scalo che, nel Piano nazionale degli aeroporti, "è inserito fra i 38 di interesse nazionale e ne conferma quindi la rilevanza, come illustrato dal ministro Graziano del Rio nelle scorse settimane". Paradosso se ora il Governo cambiasse radicalmente opinione. "Anche per questo le affermazioni provenienti da settori economici sammarinesi risultano non solo non credibili ma, nella sostanza, gravi". E’ gravissimo infatti che associazioni come Osla, Usot e Usc diffondano l’illazione priva di ogni riscontro oggettivo circa ‘la chiusura del Fellini su volontà del Governo italiano”. Affermazioni che il parlamentare dice destituite di ogni fondamento e che non possono non fare pensare ad una chiara malafede, finalizzata a screditare l’aeroporto riminese con l’intento evidente di favorire altri soggetti limitrofi.
Intanto si è attivato per dirimere quello che definisce " un maldestro tentativo di screditamento". Guarda al suo impegno per portare a casa a accordi bilaterali importanti, dalle doppie imposizioni alla cooperazione economica fino all’accordo radiotelevisivo che chiuderà la partita, già calendarizzato alla Camera per il 9 settembre. Per Arlotti è evidente che non è lo stesso per altri. ipotizzando palesi interessi sia di natura politica (soprattutto individuale), con il palese tentativo di ‘varcare’ il confine del territorio riminese, sia di soggetti imprenditoriali e affaristici che mirano ai loro obiettivi.
In conclusione una stoccata anche al Capitano di Castello di Serravalle, di cui non ha apprezzato "le uscite estemporanee"per "motivi francamente poco decifrabili a meno di non attingere nel secchio di questioni non troppo lineari. Sappiano costoro che troveranno in me un acerrimo nemico".
nota stampa
Intanto si è attivato per dirimere quello che definisce " un maldestro tentativo di screditamento". Guarda al suo impegno per portare a casa a accordi bilaterali importanti, dalle doppie imposizioni alla cooperazione economica fino all’accordo radiotelevisivo che chiuderà la partita, già calendarizzato alla Camera per il 9 settembre. Per Arlotti è evidente che non è lo stesso per altri. ipotizzando palesi interessi sia di natura politica (soprattutto individuale), con il palese tentativo di ‘varcare’ il confine del territorio riminese, sia di soggetti imprenditoriali e affaristici che mirano ai loro obiettivi.
In conclusione una stoccata anche al Capitano di Castello di Serravalle, di cui non ha apprezzato "le uscite estemporanee"per "motivi francamente poco decifrabili a meno di non attingere nel secchio di questioni non troppo lineari. Sappiano costoro che troveranno in me un acerrimo nemico".
nota stampa
Riproduzione riservata ©