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Torna a riunirsi il Consiglio: occhi puntati sul tema della residenza fiscale non domiciliata

I timori di Rete. Gatti non alimenta polemiche alla vigilia, affronterà il punto in Aula

di Silvia Pelliccioni
25 giu 2023

Nell'assestamento di bilancio, in prima lettura nella prossima sessione consiliare, ci sono due articoli – il 10 e l'11 – rispettivamente sulla residenza fiscale non domiciliata e sul regime fiscale speciale a cui la residenza fiscale non domiciliata è sottoposta. Campanello d'allarme già suonato da Rete per la troppa attinenza, - dicono - almeno in parte, seppur non venga menzionato, al progetto Des, mal visto dal movimento, ma anche da membri della stessa maggioranza, categorie, sindacati scesi in piazza, per le eventuali implicazioni reputazionali sul Paese e gli effetti sul negoziato Ue. Progetto poi naufragato. Il timore di Zeppa e compagni, ora in minoranza, è che lo si voglia rimettere in gioco contando anche sull'appoggio, barattato, di alleati di Governo in precedenza contrari.

Il Segretario di Stato per le Finanze preferisce non alimentare polemiche alla vigilia di una importante seduta consiliare, limitandosi a constatare però che “il Des non esiste più”. Complesso – aveva spiegato tempo fa - l'impianto entro il quale si muoveva il progetto del Distretto Economico a fiscalità Speciale legato allo sviluppo economico e di crescita importante nel settore turistico-ricettivo di alta fascia, al di là della residenza fiscale non domiciliata. Per l'investitore un accesso al credito vincolato alla presentazione di un piano industriale, mirati investimenti sul territorio e al versamento di cospicue somme, provvedendo alla riqualificazione degli Npl in pancia alle banche. Di tutt'altro avviso l'opposizione che l'ha sempre etichettato come esempio di elusione fiscale legalizzata. Insomma, il dibattito si riaccende, adesso su una sola parte mutuata dal progetto Des. Marco Gatti è pronto ad affrontare il tema in Aula.





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