Pronti una serie di progetti e di spunti di riflessione che, di qui alla fine dell’anno, dovranno, negli intenti dei Socialisti e Democratici, caratterizzare l’impegno politico.
Si va dall’abbattimento delle barriere architettoniche alla discussione del documento elaborato dalla Segreteria alla Sanità sul tema della diversità; dalla ricerca di uguaglianze nel mondo del lavoro a ragionamenti sui temi della famiglia e delle sue nuove forme, ma anche quelli della sessualità, delle diversità culturali e religiose.
Una serie di questioni sulle quali il Psd intende dire la sua e spingere le altre forze politiche a fare altrettanto. “Non si potranno dare risposte immediate – spiegano – ma anche a San Marino è necessario aprire un dibattito su questi temi che attraversano prepotentemente altre realtà”.
Un primo passo alla festa che si aprirà sabato, che sotto lo slogan “Noi pensiamo diverso” ha voluto raccogliere una quantità di spunti per un confronto serrato. Non una semplice occasione conviviale, come nei canoni del passato, ma l’occasione per discutere e confrontarsi al di fuori degli schemi. E nella prima sera si darà attenzione al rapporto con l’Unione Europea, al passaggio di San Marino da paese terzo alla condizione di preadesione.
Invitati esponenti della politica sammarinese e la Presidente dell’Internazionale socialista donne, Pia Locatelli.
Ma sarà la serata di domenica e registrare un confronto sopra le righe: l’uno di fronte all’altro esponenti della politica e rappresentati del mondo del volontariato e delle associazioni. Si parlerà appunto di diversità, delle scelte per garantire pari opportunità su tutti i fronti, delle sensibilità presenti e di quelle che ancora mancano. Un modo per favorire il dialogo ma anche una sorta di rilancio del progetto politico del PSD che si è già avviato lungo la strada che porterà al congresso politico, dal quale dovranno uscire anche i nuovi dirigenti.
Si va dall’abbattimento delle barriere architettoniche alla discussione del documento elaborato dalla Segreteria alla Sanità sul tema della diversità; dalla ricerca di uguaglianze nel mondo del lavoro a ragionamenti sui temi della famiglia e delle sue nuove forme, ma anche quelli della sessualità, delle diversità culturali e religiose.
Una serie di questioni sulle quali il Psd intende dire la sua e spingere le altre forze politiche a fare altrettanto. “Non si potranno dare risposte immediate – spiegano – ma anche a San Marino è necessario aprire un dibattito su questi temi che attraversano prepotentemente altre realtà”.
Un primo passo alla festa che si aprirà sabato, che sotto lo slogan “Noi pensiamo diverso” ha voluto raccogliere una quantità di spunti per un confronto serrato. Non una semplice occasione conviviale, come nei canoni del passato, ma l’occasione per discutere e confrontarsi al di fuori degli schemi. E nella prima sera si darà attenzione al rapporto con l’Unione Europea, al passaggio di San Marino da paese terzo alla condizione di preadesione.
Invitati esponenti della politica sammarinese e la Presidente dell’Internazionale socialista donne, Pia Locatelli.
Ma sarà la serata di domenica e registrare un confronto sopra le righe: l’uno di fronte all’altro esponenti della politica e rappresentati del mondo del volontariato e delle associazioni. Si parlerà appunto di diversità, delle scelte per garantire pari opportunità su tutti i fronti, delle sensibilità presenti e di quelle che ancora mancano. Un modo per favorire il dialogo ma anche una sorta di rilancio del progetto politico del PSD che si è già avviato lungo la strada che porterà al congresso politico, dal quale dovranno uscire anche i nuovi dirigenti.
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