I rinvii a giudizio degli ex vertici di Cassa di Risparmio fanno tornare a galla vecchie ruggini e riaccendono uno scontro che ha segnato nel profondo la passata legislatura. Dopo la dura presa di posizione di Psd e Rete contro la “cricca” e le responsabilità della maggioranza di allora, interviene Repubblica Futura. Ricorda a chi commenta i fatti “con giubilo politico” che non fu lei a portare a San Marino la "Confuorti-band, ma il vecchio Governo a guida Dc-Psd. L'unica ad opporsi in Congresso alla nomina di Grais fu Antonella Mularoni, rappresentante della allora Ap”. E guardando a quanto accadde poi, "la stessa banda – continua RF - fu cacciata da adesso.sm dopo soli otto mesi dall'insediamento del Governo".
Sara Conti, ex membro della Commissione d'Inchiesta su Cis e crisi bancarie, guarda al futuro. “Possiamo continuare a rimpallarci le responsabilità e a gettare fango l'uno sull'altro, ma se vogliamo davvero il bene del paese dobbiamo anche capire come costruire quegli anticorpi affinché non succeda nuovamente che una banda criminale possa insediarsi nei gangli del potere del paese senza che la politica possa intervenire”. Fa riferimento alla Riforma dello Statuto di Banca Centrale, "atto che dobbiamo assolutamente portare a termine affinché non succeda di nuovo che persone che si insediano nei suo vertici possano portare avanti un piano criminale. Per come è costituito ora lo Statuto – spiega – è difficile per la politica intervenire”.
Sui rinvii a giudizio, “siamo contenti – commenta il partito di opposizione - che la verità stia venendo a galla, fermo restando quanto emergerà nel corso dei processi”. RF si augura però che sul caso “non ci siano tentativi di interpretazioni e nomine di comodo per bloccare i processi, come purtroppo accaduto sul Conto Mazzini per effetto dell'azione dell'attuale maggioranza”. “Se qualcuno ha sottratto illecitamente fondi allo Stato e ai sammarinesi deve essere perseguito a livello giudiziario e restituire ogni centesimo" - ribadisce con forza Sara Conti. "Questo, però, deve valere per tutti. Ci siamo fortemente opposti alle azioni portate avanti da questa maggioranza a livello giudiziario, che secondo noi hanno fatto in modo che qualcuno legato al Conto Mazzini potesse uscirne impunito. Riforme giudiziarie, terzo grado di giudizio e interpretazione del Collegio dei Garanti sono andate in quella direzione”.