Il punto su quello che Zona Franca farà in futuro. E’ stato fatto dagli aderenti dopo l’uscita dal PSD. La convinzione del gesto compiuto e’ emersa ancora più forte: 'Anche perché le cose che sta portando avanti questo governo - ha ammesso Marino Zanotti - tutt’ora non ci piacciono. Soprattutto non ci piace essere complici. Una scelta maturata dopo aver constatato l’impossibilità di rappresentare nel psd quelle poche persone che crediamo di rappresentare'. Critiche dall’esponente di Zona Franca, anche alla legge sul lavoro presentata e definita indegna per un partito di sinistra. 'Qualsiasi cosa venisse da noi veniva bruciata nel PSD', e non nega che al vertice del partito ci sia una dirigenza parallela. Nel corso della riunione fissati una serie di incontri informali, con quelli che più vicini nell’area centro sinistra, 'anche le persone singole che – dopo l’unificazione - hanno lasciato il partito per disamore'. Previste anche delle assemblee pubbliche per portare avanti il progetto costituente del nuovo soggetto politico, che non e’ escluso possa cambiare presto nome.
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