Lo hanno visto venerdì sera alla cerimonia 2015 della Hall Of Fame, pesante e affaticato ma nessuno avrebbe mai pensato che qualche ora dopo con appena 60 anni addosso Moses Malone non ci fosse più. Morto tradito da un attacco di cuore e apparentemente senza preavviso uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi. Forse il più grande rimbalzista di sempre se è vero che il soprannome di chairmar of the board (presidente del tabellone) un fondamento e una provenienza ce l'avrà. Ha portato i suoi 208 centimetri da Houston a Philadelphia, centro di quei sixers che nell''83 soffiarono il titolo ai Lakers di Kareem e Magic, ai Celtics si Bird. Quando ha detto basta aveva segnato più di 25.000 punti e quando ha detto basta con lui anche Doctor J ha lasciato stare e Philadelphia è tornata una squadra normale. Storia strana quella del chairman dall'inizio alla fine. Pioniere del salto dal liceo al professionista, senza il filtro del college e morto qualche giorno dopo Darryl Dawkins, altro dei pochissimi che entrò direttamente in Nba. Moses ha indossato le maglie di Philadelphia, Washington, Atlanta e San Antonio dove ha chiuso nell''85 facendo diventare grandi Olajuwon e Barkley. Perchè quando lascia un campione non ha mai paura di chi verrà dopo di lui.
r.c.
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