Sono iniziati giovedì a Praga gli Europei Indoor di atletica leggera: cerimonia d'apertura al mattino e prime qualificazioni tra l'immediato pomeriggio e la mattinata di ieri. Nel tardo pomeriggio di venerdì anche le prime 15 medaglie continentali, distribuite a partire dal pentathlon femminile, dove la britannica Johnson-Thompson non ha tradito le attese. Pressochè perfetta la primatista mondiale del 2014, costantemente in controllo dopo 60 ostacoli, alto e lungo, dove ha concesso solo 7 centimetri alla pedana. Dominio assodato anche negli 800, dove c'è gloria anche per la Klucinova che guadagna qui l'accesso al podio alle spalle della belga Thiam.
Le primissime medaglie assegnate sono quelle del getto del peso: il campione europeo è il tedesco David Storl, a cui quasi va stretta la pedana a disposizione. Dietro al tedesco – autore di un ottimo 21.23 – si piazzano Kolasinac e Prasil.
Due medaglie prendono il volo per Stoccolma: a decollare sono principalmente Michel Torneus ed Andreas Otterling, agli estremi del podio con Juska d'argento.
Chiudono i 60 ostacoli: egemonia francese in campo maschile, col podio a cantare all'unisono la Marsigliese. Lo stra favorito Martinot-Legarde si prende l'oro davanti a Bascou e Belocian, ottenendo il titolo di campione continentale in 7''47.
In campo femminile il successo è bielorusso con Alina Talay, capace di precedere – forte del suo 7''84 – Lucy Hatton e Serita Solomon, che portano a tre le medaglie britanniche e del Commonwealth.
In mattinata impegnato anche il sammarinese Eugenio Rossi nella qualificazione alla finale del salto in alto, dove era necessario un utopico 2.28 per superare il taglio degli otto. Saltate brillantemente le misure del 2.14 e 2.19, il sammarinese non è andato oltre il 16° posto assoluto fallendo il salto a 2.24, record personale e nazionale outdoor che non è riuscito ad eguagliare.
Nella finalissima di domani sono due gli italiani: Chesani e Tamberi, che cercheranno di imitare Alessia Trost, splendido argento nell'alto femminile e prima medaglia al medagliere azzurro.
LP
Le primissime medaglie assegnate sono quelle del getto del peso: il campione europeo è il tedesco David Storl, a cui quasi va stretta la pedana a disposizione. Dietro al tedesco – autore di un ottimo 21.23 – si piazzano Kolasinac e Prasil.
Due medaglie prendono il volo per Stoccolma: a decollare sono principalmente Michel Torneus ed Andreas Otterling, agli estremi del podio con Juska d'argento.
Chiudono i 60 ostacoli: egemonia francese in campo maschile, col podio a cantare all'unisono la Marsigliese. Lo stra favorito Martinot-Legarde si prende l'oro davanti a Bascou e Belocian, ottenendo il titolo di campione continentale in 7''47.
In campo femminile il successo è bielorusso con Alina Talay, capace di precedere – forte del suo 7''84 – Lucy Hatton e Serita Solomon, che portano a tre le medaglie britanniche e del Commonwealth.
In mattinata impegnato anche il sammarinese Eugenio Rossi nella qualificazione alla finale del salto in alto, dove era necessario un utopico 2.28 per superare il taglio degli otto. Saltate brillantemente le misure del 2.14 e 2.19, il sammarinese non è andato oltre il 16° posto assoluto fallendo il salto a 2.24, record personale e nazionale outdoor che non è riuscito ad eguagliare.
Nella finalissima di domani sono due gli italiani: Chesani e Tamberi, che cercheranno di imitare Alessia Trost, splendido argento nell'alto femminile e prima medaglia al medagliere azzurro.
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