Domani a Roma, il sindaco di Imola Massimo Marchignoli, incontrerà il sottosegretario Gianni Letta per chiedere un intervento del governo italiano in favore del Gran Premio di San Marino. Il futuro della corsa resta comunque legato ai lavori di ammodernamento del circuito. Secondo il progetto dell’ingegner Tilke specializzato nella progettazione di autodromi (suoi quelli in Cina, Turchia, Malesia, Bahrain) le modifiche da apportare all'autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola riguarderebbero principalmente box e tribune.
Prima esigenza, quella di demolire la tribuna esterna alla variante bassa e costruire al suo posto il nuovo corpo box, che dovrebbe avere una lunghezza di circa 250 metri. All’interno di questa struttura dovrebbero quindi trovare posto 30 nuovi garage, al piano terra, e un’ ampliata ospitalità al piano superiore. L’attuale spazio box verrebbe invece demolito per ricostruire uno specifico media center, con una sala stampa di ultima concezione, in grado di ospitare comodamente fino a 500 giornalisti. Intervento anche al paddock, ampliato per una cinquantina di metri totali nell’area attualmente posta dietro la tribuna esterna alla variante bassa.
Gli interventi al tracciato riguarderebbero proprio quest’ultima zona. Cancellata la variante bassa si otterrebbe un unico rettilineo con inizio dall’uscita della curva Rivazza fino alla variante del Tamburello. Tale operazione prevederebbe la demolizione dell’attuale tribuna interna alla variante bassa, ma in sostituzione di questa l’area sarebbe dotata di una tribuna mobile (cioè montabile e smontabile) di fronte al nuovo edificio comprendente i garage.
Ultimo intervento sarebbe destinato alla messa in sicurezza della viabilità all’esterno, con l’obiettivo di costruire anche il secondo ponte sul Santerno, che colleghi direttamente la via Emilia all’area industriale della città in modo da ottenere un accesso al circuito più scorrevole.
Inizio dei lavori, forse, a ottobre. Termine previsto invece nel mese di marzo, giusto in tempo per il prossimo GP di San Marino.
Prima esigenza, quella di demolire la tribuna esterna alla variante bassa e costruire al suo posto il nuovo corpo box, che dovrebbe avere una lunghezza di circa 250 metri. All’interno di questa struttura dovrebbero quindi trovare posto 30 nuovi garage, al piano terra, e un’ ampliata ospitalità al piano superiore. L’attuale spazio box verrebbe invece demolito per ricostruire uno specifico media center, con una sala stampa di ultima concezione, in grado di ospitare comodamente fino a 500 giornalisti. Intervento anche al paddock, ampliato per una cinquantina di metri totali nell’area attualmente posta dietro la tribuna esterna alla variante bassa.
Gli interventi al tracciato riguarderebbero proprio quest’ultima zona. Cancellata la variante bassa si otterrebbe un unico rettilineo con inizio dall’uscita della curva Rivazza fino alla variante del Tamburello. Tale operazione prevederebbe la demolizione dell’attuale tribuna interna alla variante bassa, ma in sostituzione di questa l’area sarebbe dotata di una tribuna mobile (cioè montabile e smontabile) di fronte al nuovo edificio comprendente i garage.
Ultimo intervento sarebbe destinato alla messa in sicurezza della viabilità all’esterno, con l’obiettivo di costruire anche il secondo ponte sul Santerno, che colleghi direttamente la via Emilia all’area industriale della città in modo da ottenere un accesso al circuito più scorrevole.
Inizio dei lavori, forse, a ottobre. Termine previsto invece nel mese di marzo, giusto in tempo per il prossimo GP di San Marino.
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