Facile e divertente, come se la gara l’avesse vinta con il Joystic in mano. In effetti, quella di Brno, è stata quasi un gioco per George Lorenzo, solo, senza avversari sul traguardo. La partenza non è ottima ma in tre giri si riporta al comando del gruppo. La superiorità della sua Aprilia è talmente rassicurante che si può addirittura permettere di giocare al gatto e al topo con i rivali, dando loro l’impressione di avere qualche chance. A metà gara decide che può bastare, riprende il comando, aumenta il distacco e se ne va tranquillo verso il traguardo. Per Lorenzo, quello di Brno, rappresenta il 6° successo stagionale nonché la possibilità di rimanere leader di classifica anche se con parecchi rivali al seguito. A 5 punti c’è infatti l’italiano Andrea Dovizioso, secondo anche in gara, ottimo nel contrastare il furioso ritorno di Hirosci Aoyhama, terzo dopo la volata persa sul traguardo. Buona giornata anche per gli altri italiani, coronata dal quarto posto di Robero Locatelli, dal nono di Marco Simoncelli e dal 13° di Andrea Ballerini. Da dimenticare invece quella dei due piloti sammarinesi. Appena un giro e si apprende del ritiro di Manuel Poggiali. La spiegazione sembra essere in un problema meccanico della sua KTM. Ciò che davvero non ci si aspettava è poi la caduta di Alex De Angelis appena 4 giri più tardi. In entrata di curva il sammarinese perde aderenza con la ruota posteriore della sua aprilia e finisce a terra dopo 5 podi consecutivi, rimandando ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria mondiale. Per lui non ci sono spiegazioni meccaniche, ma alcune voci di mercato che lo vedrebbero il prossimo anno in moto gp in sella alla Ducati potrebbero averlo distratto quanto basta.
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