Come volevasi dimostare. L’insuperabile è sempre e solo lui: Valentino Rossi. La prima gara, quella a Jerez, non aveva risposto all’interrogativo di tutta l’estate. Sarà anche quest’anno Valentino il più forte. Dopo la battuta a vuoto nella gara inaugurale di Jerez serviva vincere e così è stato. E’ la vittoria numero 54, come Mick Dohan, il secondo pilota al mondo per numero di vittorie. Ora, davanti a Vale, c’è solo Agostini. Per ottenere il primato mondiale ne servono altre 14 e, come ha detto Rossi ai microfoni, di tempo ce n’è ancora tanto. Secondo Hyden e terzo il duo italino Capirossi-Ducati che quest’anno promette faville. In 250 il resoconto non è altrettanto felice, almeno per i portacolori sammarinesi. Alex De Angeli parte dalla prima file in quarta posizione: anche questa volta ci sono tutti gli ingredienti per un successo, ma al primo giro, un errore di valutazione lo costringe al ritiro. A gomme ancora non troppo calde piega troppo e si sdraia sull’asfalto. Per Manuel Poggiali, 14°, almeno la consolazione di essere riuscito a salire di due posizioni rispetto alla griglia di partenza. Vince Lorenzo, dietro di lui due italiani: Dovizioso e Locatelli. In 125 c’è il dominio incontrastato di Alvaro Bautista. Stacca tutti alla partenza e tutto solo arriva al traguardo. E’ bagarre invece per le altre posizioni sul podio. Sul finale, dopo una serie di staccate al limite, contatto Pasini-Pesek, entrambi perdono terreno. Kallio e Gadea si contendono il secondo posto, come sempre è una questione di traiettorie e Kallio è il più abile ad arrivare per primo sul traguardo, anche se per una manciata di centimetri.
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