Finalmente un po' d'azzurro in questi mondiali senza medaglia. Finalmente qualcuno tra i primi e coi primi, anche se dopo la prima manche Roberto Nani avrebbe pensato e sperato in qualcosa in più. Invece i soliti noti hanno messo tutto a posto e Tedd Ligety, il più atteso, è quello che alla fine non ha tradito. E calato il tris d'oro: l'americano ha cannibalizzato il gigante negli ultimi tre mondiali. Ha vinto il migliore come nell'augurio che precede ogni gara. Hirscher secondoe Pinturault terzo. Nani si diceva. Quasi perfetto nella prima, troppo arruffone in una seconda difficile tracciata dall'allenatore tedesco che poi ha finito col mettere in difficoltà anche i suoi. Comunque vivo. E sul pezzo. Come Florian Eisath che a 30 anni non è il futuro ma ha saputo ritagliarsi un giorno da campione, coi campioni. Ottavo, autore di una seconda manche sciata di stomaco ad aggredire e incendiare la neve. Una rimonta che non resterà nella storia dei mondiali, ma nella sua si. Di atleta e di uomo. L'altra Italia è il diciassettesimo posto di Simoncelli e ventiquattesimo Borsotti subito a disagio nel rincorrere la linea migliore. Oggi slalom donne, domani slalom uomini. Ultime due chiamate per non chiudere a zero un medagliere surgelato.
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