Si ricomincia da Jerez, terra di frontiera e di libertà, cuore e motore dell’Andalusia. Bastano pochi giri per rispondere al tormentone dell’inverno. Ad ovest di Valentino, distratto e attratto dalla formula uno, c’è sempre Valentino. Miglior tempo subito al primo colpo, senza nemmeno dar tempo alla concorrenza di farsi uno straccio di illusione. 1.41.631 per la sua Yamaha, di un soffio su un pimpantissimo Capirossi bello e competitivo come la sua Ducati. Al terzo posto Dani Pedrosa, già alla grandissima nel primo giorno di scuola, supportato da una Honda che per dirla come al bar, va forte. Appena dietro il primo gruppo c’è Melandri, sesto, ma in progresso. In 250 fa buone cose Alex De Angelis, quarto di giornata, dopo aver fatto sognare al mattino, quando la sua Aprilia era stata la più veloce. Barbera e Lorenzo primo e secondo non sono una sorpresa con i due missili che cavalcano. Dovizioso quinto, c’è. Più di un dubbio per Manuel Poggiali, legato da una Ktm con troppi problemi di gioventù: il due volte campione del mondo è solo 25esimo, bisogna cancellare in fretta questo avvilente venerdì. In 125 zampata di Lukas Pesek sulla Derby, poi in fila Bautista, Simon, Koyama. Frizzante il romagnolo Pasini, quinto con ancora un po’ di margine da tirar via.
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