Una sconfitta di misura contro l’Ascoli di Tesser in attesa della visita degli altri bianconeri, che riscriveranno la storia della Rimini calcistica. Per quelli di Acori un’altra ottima prestazione. Davanti era una formazione della massima serie, dopo i pareggi stretti contro Catania e Siena, la bella figura di Merano e la partita senza paura in Coppa Italia con la Samp. Questo Rimini pre-campionato continua a dare segnali confortanti soprattutto nella fase offensiva. Piace la mentalità di Acori, quella che ha portato alla scalata dalla C2 ad una B che si annuncia di lusso. Giocano bene i biancorossi, non rinunciano a costruire, e tanto, nemmeno contro squadre sulla carta più attrezzate. Le uniche note stonate arrivano nell’altra metà campo dove il Rimini soffre soprattutto su mischie e calci di fermo, come ieri quando Pecorari ha incornato troppo solo nell’area biancorossa. Distrazioni e peccati di mancata cattiveria che la concentrazione del campionato e dei tre punti dovrebbero spazzar via. L’auspicio è che le partite vere migliorino anche la capacità di concretizzare sottoporta. Il riferimento è ancora alla partita di ieri, quando il comunque ottimo Matri non ha saputo capitalizzare le tante occasioni davanti a Pagliuca. Una palla ancor più ghiotta ha avuto Jeda, che Rimini attende, con fiducia, ai suoi livelli. Dubbi del Rimini d’estate, dubbi che sono nettamente superati dalle certezze. Prima fra tutte la classe purissima di Adrian Ricchiuti, faro irrinunciabile del gioco biancorosso negli ultimi trenta metri. Domenica c’è la Juve, Rimini è pronta per la festa e per la storia.
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