Genova per noi era in realtà Genova per loro. Peccato e pazienza, una settimana e una cassa di Maalox avranno forse purificato o per lo meno aiutato a dimenticare. Adesso c’è il Monza e l’obiettivo va spostato. Si ritorna a Serravalle dopo un doppio viaggio a vuoto, ma con uno spirito nuovo. La squadra vista a Marassi non si inventa in una notte e non sparisce in pochi giorni. Buglio ha in mano un gruppo in grado di giocarsele tutte. E il nuovo San Marino ha tante soluzioni sulle quali il tecnico lavora. Tira aria di primavera e di 3-4-1-1. Colombo si allena, non è al massimo ma dovrebbe rientrare, così come Specchia che si aggiungerebbe a Taccola e Florindo. Con la difesa a tre non c’è posto per Di Maio. Centrocampo con Gentilini metronomo e Berardi a recuperar palloni. Fascie a Noviello e Perrotta, con qualche chance per Procopio. Villa alle spalle del solo Piovaccari, come a Marassi. Giglio a gara iniziata come a Marassi. Perché, risultato a parte, rivedere lo stesso San Marino non dispiacerebbe proprio a nessuno.
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