E’ il giorno degli interventi e dell’indirizzo sindacale di questo dodicesimo congresso. Tutto fila liscio senza intoppi, come in un copione già scritto. Si parte dalla solidarietà della fondazione in Perù, dopodichè e ‘Mirco Battazza, ad accendere il riflettore sul mobbing, il disagio nei posti di lavoro. Un problema particolarmente sentito nel settore del credito. Chiede venga inserito nei contratti. Il sindacalista tocca poi il difficile tema dei fondi pensione. Poi il commovente intervento di Marino Casadei, Ricorda, con la voce rotta dall’emozione, racconta come i crac finanziari abbiano colpito i risparmi di molti anziani. “ mi auguro, ha detto, che le banche sammarinesi trovino il modo di imboccare la strada dei rimborsi”. Il vice segretario confederale Giorgio Felici, in un intervento a braccio parla della necessità di riportare ogni cosa nel contesto delle regole certe e non lasciare il paese allo sbando, di chi ha potuto fare il proprio comodo senza controlli. Il 2004, dice felici, vedrà la scadenza di 3 importanti contratti: industria, settore pubblico, e artigianato, che interessano 12mila lavoratori. E a questo proposito ricorda come oggi, ci siano ancora, nelle aziende sammarinesi, azioni lesive del diritto sindacale a riunirsi ed esprimere le proprie opinioni. Poi una proposta ad associazioni di categoria e Governo. Istituire un fondo pensionistico integrativo, garantito dalla Banca centrale per i frontalieri, dove investire il loro trattamento di fine rapporto che altrimenti, per effetto della doppia imposizione, subirebbe una tassazione del 23 per cento. Stefano Zonzini, solleva i diversi problemi, costo della vita, rilancio consumi interni, e rimarca l’esigenza di migliorare il clima di lavoro nella pa. Sandro Serra, sale sul palco per chiedere di adottare un piano sanitario nazionale per gli interventi necessari a tutela dei cittadini. Propone di istituire la carta dei servizi con la definizione di standard di qualità, tempi di risposta e modalità di esecuzione in modo che i cittadini siano messi tutti sullo stesso piano.
Tra gli altri è anche il momento dei saluti per Giancarlo Felici, che annuncia l’intenzione di non ricandidarsi per il consiglio confederale. La giornata si chiude con l’elezione dei probiviri e del collegio sindacale e le modifiche da apportare allo statuto. Sabato l’atto finale con gli ultimi interventi e l’elezione del consiglio confederale.
Tra gli altri è anche il momento dei saluti per Giancarlo Felici, che annuncia l’intenzione di non ricandidarsi per il consiglio confederale. La giornata si chiude con l’elezione dei probiviri e del collegio sindacale e le modifiche da apportare allo statuto. Sabato l’atto finale con gli ultimi interventi e l’elezione del consiglio confederale.
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