È l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare. La nave scuola “Amerigo Vespucci” fu interamente costruita e allestita presso il Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia. Fu progettata dal vice-comandante del cantiere navale di Castellammare di Stabia, il tenente colonello Francesco Rotundi, che sempre nei cantieri stabiesi aveva progettato la nave gemella del Vespucci, il “Cristoforo Colombo”, varato sempre a Castellammare di Stabia il 4 aprile 1928.
Il “Vespucci" fu impostato il 12 maggio 1930 e varato il 22 febbraio 1931. Entrò in servizio come nave scuola il 6 giugno di 85 anni fa. Al rientro dalla prima campagna di istruzione, il 15 ottobre 1931 ricevette a Genova la bandiera di combattimento. Il motto della nave è "Non chi comincia ma quel che persevera", assegnato nel 1978; originariamente il motto era "Per la Patria e per il Re", già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con "Saldi nella furia dei venti e degli eventi", infine con quello attuale.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo l'Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore; dal punto di vista dell'attrezzatura velica è "armata a nave", quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L'unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.
Il “Vespucci" fu impostato il 12 maggio 1930 e varato il 22 febbraio 1931. Entrò in servizio come nave scuola il 6 giugno di 85 anni fa. Al rientro dalla prima campagna di istruzione, il 15 ottobre 1931 ricevette a Genova la bandiera di combattimento. Il motto della nave è "Non chi comincia ma quel che persevera", assegnato nel 1978; originariamente il motto era "Per la Patria e per il Re", già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con "Saldi nella furia dei venti e degli eventi", infine con quello attuale.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo l'Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore; dal punto di vista dell'attrezzatura velica è "armata a nave", quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L'unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.
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