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Attività sospese a causa dell'emergenza sanitaria: le ultime comunicazioni

10 mar 2020

"Per contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 in Repubblica, si dispone la chiusura temporanea al pubblico del Centro di Raccolta di San Giovanni, fino al 6 aprile”. Lo comunica il Direttore dell'Azienda di Stato per i Servizi Raoul Chiaruzzi. Comunque garantita la raccolta dei rifiuti in territorio da parte di personale interno e delle imprese appaltatrici; assicurato anche il conferimento dei rifiuti agli impianti di recupero/smaltimento finale.

Si fermano poi tutte le attività che non possono garantire il rispetto assoluto della sicurezza interpersonale prescritta in un minimo di un metro: l'UNAS in una nota specifica che il provvedimento riguarda parrucchieri, estetiste, tatuaggi e così via, anche in presenza di mascherine e guanti.

Chiusi al pubblico fino al 6 aprile cinema e teatri: gli spettacoli previsti nel calendario della Stagione Teatrale 2019/2020 sono rinviati a data da destinarsi. I biglietti già acquistati restano validi per le nuove date.

In questo momento di emergenza, e come misura precauzionale, lo Sportello Consumatori, domani e per i mercoledì successivi, invita gli utenti a recarsi in sede personalmente solo se strettamente necessario e semmai di contattare telefonicamente, in via preventiva, il legale al numero 0549 962064, ore pomeridiane, in modo che possa essere valutata l'entità e l'urgenza dei casi.

Disposta, invece, la temporanea chiusura degli uffici delle Federazioni Pensionati CSdL e CDLS. I Segretari Generali Giuliano Tamagnini e Gianluca Montanari, intanto, ringraziano il personale sanitario che da ormai due settimane “combatte in prima linea contro la diffusione del Coronavirus”.

L'USC, infine, lancia un appello al Governo affinché si faccia “garante nel sostenere tutte le attività che hanno una reale necessità per sopravvivere e mantenere i propri dipendenti”. "Il tavolo di “crisi” è già in piedi – ricordano - e sono già state presentate le richieste per tutte le categorie. Ora – sottolineano - OGNUNO deve fare la sua parte”.


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