Gli uccelli selvatici migratori possono essere, in particolari condizioni, i portatori del virus H5N1, il ceppo più aggressivo e pericolo del virus dei polli, con il rischio concreto di trasportare l’influenza aviaria in varie zone del mondo e anche nell’Europa occidentale. Gli esperti dell’OIE, l’Organizzazione Mondiale per la Salute degli Animali, confermano il ruolo decisivo che gli uccelli migratori possono avere nella diffusione dell’influenza aviaria e invitano a rafforzare i controlli veterinari. Le rotte migratorie degli uccelli selvatici potenzialmente infetti sono dirette principalmente verso il Mar Caspio, il Medio Oriente e l’Africa, ma alcuni migratori potrebbero effettuare delle soste in altre zone o dirigersi verso casa nostra. Gli esperti avvertono: bisogna aumentare la sorveglianza e i prelievi negli uccelli selvatici per monitorare il rischio concreto di arrivo del virus ma, precisano, per il momento il blocco della caccia in Italia e a San Marino sarebbe una misura prematura.
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