“Gli Avvocati sono con il Collegio Garante e la Magistratura”. Così il Consiglio dell'Ordine a conclusione di una nota dai toni aspri elaborata all'indomani del “gran rifiuto” del Collegio Garante alla richiesta di un incontro con la Reggenza previsto da un ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio Grande e Generale. Convocazione che lo stesso Collegio nell'immediato aveva definito “irricevibile”; episodio “che – rincarano oggi gli Avvocati e Notai sammarinesi – non trova memoria per gravità nella recente storia democratica della Repubblica”. L'Ordine fa leva sulla necessità di una “ferma presa di posizione a tutela di quei principi di rango costituzionale – scrivono - che connotano ogni moderna democrazia e si sostanziano nella separazione, indipendenza ed equilibrio tra i poteri e gli organi costituzionali”. Stigmatizzano in sostanza quello che ritengono un tentativo della politica di condizionare sia direttamente che indirettamente l'indipendenza del supremo organo costituzionale di garanzia. Qualunque siano le motivazioni che hanno determinato tale iniziativa, – concludono i giuristi – siamo convinti che le regole di garanzia vadano rispettate sempre e comunque”.
A dar man forte, invece, alla posizione espressa dall'intero arco parlamentare, una parte del sindacato. L'assemblea dei delegati della Federazione Industria Csu non entra nel merito della richiesta di incontro che la Reggenza ha inviato ai Garanti, ma reputa condivisibile l'intenzione di tenere sempre alta la guardia sulla corretta applicazione delle norme a contrasto in particolare del reato di riciclaggio e all'introduzione in territorio di denaro di provenienza malavitosa. Sconcerta – sottolineano – la sequela di sentenze contraddittorie, con condanne in primo grado e relativa confisca di ingenti somme e poi assoluzioni in appello. Qualora il Collegio Garante accogliesse le istanze presentate – concludono - la volontà espressa da tutte le forze politiche e sociali e dalla popolazione di chiudere definitivamente con un passato segnato da troppe opacità, verrebbe vanificata”.
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A dar man forte, invece, alla posizione espressa dall'intero arco parlamentare, una parte del sindacato. L'assemblea dei delegati della Federazione Industria Csu non entra nel merito della richiesta di incontro che la Reggenza ha inviato ai Garanti, ma reputa condivisibile l'intenzione di tenere sempre alta la guardia sulla corretta applicazione delle norme a contrasto in particolare del reato di riciclaggio e all'introduzione in territorio di denaro di provenienza malavitosa. Sconcerta – sottolineano – la sequela di sentenze contraddittorie, con condanne in primo grado e relativa confisca di ingenti somme e poi assoluzioni in appello. Qualora il Collegio Garante accogliesse le istanze presentate – concludono - la volontà espressa da tutte le forze politiche e sociali e dalla popolazione di chiudere definitivamente con un passato segnato da troppe opacità, verrebbe vanificata”.
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