Marcello Foa nuovamente nominato presidente Rai dal consiglio d'amministrazione di viale Mazzini. Forza Italia ha cambiato idea e ora appoggia il candidato di Salvini.
Matteo Salvini alla fine ha avuto ragione a tenere duro sul suo candidato per Viale Mazzini. Bocciato prima dell'estate, Marcello Foa torna in prima fila per diventare il presidente della Rai: il consiglio d'amministrazione lo ha votato con 4 sì, un no, quello della commissaria Rita Borioni in quota Pd, e una astensione, di Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti Rai. La nomina ora ritorna in commissione di vigilanza, presumibilmente tra martedì e mercoledì, ma questa volta, rispetto a qualche settimana fa, pare caduto il veto di Forza Italia, disponibile dunque a votare Foa, grazie all'intesa ritrovata tra Lega e Berlusconi.
Stando ai rumors di palazzo, l'ex Cavaliere avrebbe ottenuto un proprio candidato per la poltrona di presidente del Piemonte e, sempre a livello elettorale, la promessa che la Lega non romperà la coalizione in nessuna delle regioni chiamate al voto nei prossimi mesi, ossia Basilicata, Abruzzo, Sardegna e appunto Piemonte. C'è poi anche la questione aziendale, Silvio Berlusconi ha bisogno di Salvini per proteggere le sue televisioni dall'ipotetico attacco dei 5Stelle.
Francesca Biliotti
Matteo Salvini alla fine ha avuto ragione a tenere duro sul suo candidato per Viale Mazzini. Bocciato prima dell'estate, Marcello Foa torna in prima fila per diventare il presidente della Rai: il consiglio d'amministrazione lo ha votato con 4 sì, un no, quello della commissaria Rita Borioni in quota Pd, e una astensione, di Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti Rai. La nomina ora ritorna in commissione di vigilanza, presumibilmente tra martedì e mercoledì, ma questa volta, rispetto a qualche settimana fa, pare caduto il veto di Forza Italia, disponibile dunque a votare Foa, grazie all'intesa ritrovata tra Lega e Berlusconi.
Stando ai rumors di palazzo, l'ex Cavaliere avrebbe ottenuto un proprio candidato per la poltrona di presidente del Piemonte e, sempre a livello elettorale, la promessa che la Lega non romperà la coalizione in nessuna delle regioni chiamate al voto nei prossimi mesi, ossia Basilicata, Abruzzo, Sardegna e appunto Piemonte. C'è poi anche la questione aziendale, Silvio Berlusconi ha bisogno di Salvini per proteggere le sue televisioni dall'ipotetico attacco dei 5Stelle.
Francesca Biliotti
Riproduzione riservata ©