I sintomi sono quelli tipici degli stati influenzali: gebbre anche elevata, cefalea, debolezza, dolori articolari.
Nella lingua swahili, parlata in Tanzania, dove la malattia si è manifestata per la prima volta, infatti, Cikunguya significa “che contorce”. Spesso, accanto ai dolori, anche eruzioni cutanee che danno prurito.
La durata delle manifestazioni è di qualche giorno, il decorso tendenzialmente beningo, ma la Cikunguya può essere addirittura letale in soggetti anziani o che già abbiano altre patologie o malattie croniche. Il virus si trasmette da animale – la zanzara tigre – a uomo, non tra persona e persona con i normali contatti di vita quotidiana.
Resta in incubazione per un periodo che va dai 4 ai 7 giorni, prima della manifestazione. Sintomi molto comuni, tanto che per confermare la diagnosi sono necessari accertamenti, che consistono nella ricerca di specifici anticorpi e nell’isolamento del virus. Dati al 15 settembre, la Regione Emilia-Romagna segnalava 101 casi positivi, 33 negativi, e oltre un centinaio in attesa di esito, ma con una curva di diffusione discendente, dopo il picco di metà agosto. Proprio da quella data in molti comuni della provincia di Ravenna e del cesenate sono scattate misure di prevenzione, con interventi di bonifica sui siti di riproduzione del vettore, ma anche con campagne di informazione per l’identificazione dei casi sospetti, e, ordinanze per invitare la cittadinanza ad un comportamento corretto. Elaborata la bozza anche a San Marino, si è in attesa dell’emissione del decreto reggenziale: le misure di contrasto alla zanzara tigre saranno rese operative a breve. Già predisposti, intanto, piani per la disinfestazione nei siti considerati a rischio, in primo luogo, le scuole della Repubblica.
Nella lingua swahili, parlata in Tanzania, dove la malattia si è manifestata per la prima volta, infatti, Cikunguya significa “che contorce”. Spesso, accanto ai dolori, anche eruzioni cutanee che danno prurito.
La durata delle manifestazioni è di qualche giorno, il decorso tendenzialmente beningo, ma la Cikunguya può essere addirittura letale in soggetti anziani o che già abbiano altre patologie o malattie croniche. Il virus si trasmette da animale – la zanzara tigre – a uomo, non tra persona e persona con i normali contatti di vita quotidiana.
Resta in incubazione per un periodo che va dai 4 ai 7 giorni, prima della manifestazione. Sintomi molto comuni, tanto che per confermare la diagnosi sono necessari accertamenti, che consistono nella ricerca di specifici anticorpi e nell’isolamento del virus. Dati al 15 settembre, la Regione Emilia-Romagna segnalava 101 casi positivi, 33 negativi, e oltre un centinaio in attesa di esito, ma con una curva di diffusione discendente, dopo il picco di metà agosto. Proprio da quella data in molti comuni della provincia di Ravenna e del cesenate sono scattate misure di prevenzione, con interventi di bonifica sui siti di riproduzione del vettore, ma anche con campagne di informazione per l’identificazione dei casi sospetti, e, ordinanze per invitare la cittadinanza ad un comportamento corretto. Elaborata la bozza anche a San Marino, si è in attesa dell’emissione del decreto reggenziale: le misure di contrasto alla zanzara tigre saranno rese operative a breve. Già predisposti, intanto, piani per la disinfestazione nei siti considerati a rischio, in primo luogo, le scuole della Repubblica.
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