La prossima partita Aeradria la gioca sulla seconda fase della ricapitalizzazione della società. Il primo atto era aperto ai soci esistenti, come la Repubblica di San Marino che possiede il 3% delle azioni. Il secondo passaggio prevedeva l’ingresso di nuovi soci. Il bando di manifestazione ha sollevato l’interesse di diverse realtà economiche. Adesso Aeradria sta definendo un’intesa con Aksia, gruppo finanziario torinese. La trattativa prevede l’ acquisto del 23% delle quote, pari a 3 milioni di euro. I passaggi successivi registrerebbero l’emissione di un prestito obbligazionario, di altri 6 milioni di euro, che vedrebbero il nuovo azionista possedere il 51% della società che, a quel punto, avrebbe una gestione privata. Con queste risorse, non solo economiche ma anche manageriali, Aeradria vedrebbe risolti i problemi di bilancio ma soprattutto, l’aeroporto Fellini sarebbe proiettato verso un deciso sviluppo delle sue attività.
Il rappresentante di San Marino in Consiglio d’amministrazione Corrado Carattoni ha assicurato il pieno appoggio alla trattativa con il gruppo privato auspicando, per il futuro, la completa privatizzazione dello scalo riminese. Il neo presidente Massimo Masini ha espresso il desiderio di tenere un collegamento molto stretto con i soci. Di qui un incontro, a breve, con il governo sammarinese.
Il rappresentante di San Marino in Consiglio d’amministrazione Corrado Carattoni ha assicurato il pieno appoggio alla trattativa con il gruppo privato auspicando, per il futuro, la completa privatizzazione dello scalo riminese. Il neo presidente Massimo Masini ha espresso il desiderio di tenere un collegamento molto stretto con i soci. Di qui un incontro, a breve, con il governo sammarinese.
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