Una conferenza stampa del Presidente Giuseppe Conte, in serata, ha informato del nuovo Dpcm in arrivo e che entrerà in vigore domattina: prevede che le limitazioni e restrizioni previste dal precedente decreto, in Lombardia e 14 province, si estendano a tutta Italia. Una posizione divenuta necessaria per fermare il contagio. Conte parla di un provvedimento "Io resto a casa". La sospensione delle attività didattiche nelle scuole nelle Università di allunga al 3 aprile in tutto il Paese.
Gli spostamenti sono consentiti per comprovate necessità lavorative, per necessità o per motivi di salute.
Non si limitano i trasporti pubblici e si vuole consentire alle persone di poter continuare a lavorare. Ma si chiudono locali pubblici e palestre, vietando assembramenti. Si fermano tutte le manifestazioni sportive, anche il campionato di calcio.
"Abbiamo concordato in Europa una richiesta di scostamento per 7,5 mld stiamo ragionando sulla possibilità di precostituirci una richiesta un po' più elevata". Spiega il premier a Palazzo Chigi, confermando di aver trovato la disponibilità di tutte le forze politiche per rendere "tutta Italia zona protetta".
Si pensa anche a una figura, da affiancare al capo della Protezione Civile, per il coordinamento nell'approvvigionamento di macchinari e attrezzature sanitarie.