Festa dell'Arengo, Festa delle Milizie: per la prima volta due
donne prestano giuramento ed entrano a far parte dei Corpi Militari. Tutti i corpi militari in parata: torna a sfilare anche la Gendarmeria. Per aver raggiunto i 50 anni di appartenenza alle milizie è stata conferita la medaglia d’oro di fedelta’ di prima classe ai sergenti maggiori della banda militare Giorgio Della Balda e Giovanni Guardigli e ai caporali maggiori della banda militare Sergio Agostini, Carlo Nanni, Alfonso Pelliccioni e Marino Raganini. Ai Caporali maggiori della compagnia uniformata delle Milizie Pietro Forcellini e Cesare Simoncini, la medaglia d’oro di anzianita’ di seconda classe per i 35 anni di appartenenza alle milizie. Attribuite, come di consueto, anche le medaglie d’anzianità, d’oro d’argento e di bronzo. Al termine della cerimonia, nel quartiere interno delle milizie, sono state scoperte lapidi in ricordo della milizia confinaria, del genio pompieri e della guardia civica ausiliaria, a cui sono intervenuti anche alcuni veterani.
Festa dell'Arengo: 99esimo anniversario
Praticamente dimenticato all’inizio del 17° secolo, l’Arengo – l’assemblea legislativa composta di pater familias – non ebbe più occasione di esprimersi per oltre 300 anni, sintomo chiaro di una profonda e prolungata crisi istituzionale, politica, civile e sociale che all’epoca investì il Titano. Il Consiglio dei 60 entrò in una fase di progressivo decadimento. Gli Statuti, in precedenza soggetti a periodiche revisioni, rimasero inalterati. Le sedute consiliari si svolgevano raramente in maniera valida in ragione delle assenze e delle mancate sostituzioni di membri defunti o dimessi. Solo all’inizio del ‘900 l’istituto riapparve nel pieno della propria sovranità per la restaurazione della democrazia a San Marino. I capi-famiglia tornano a votare proprio il 25 marzo 1906. Questa storica data ricorda il ripristino della votazione popolare per l’elezione dei membri del Coniglio Grande e Generale. Votazione che restò appunto nelle mani dell’Arengo e che per la prima volta si svolse il 10 giugno dello stesso anno, ma appena tre anni dopo vide la partecipazione di tutti i cittadini maggiorenni, escluse le donne, gli interdetti e i condannati. Il popolo sammarinese, identificato prima nell’assemblea dei capi famiglia, poi nell’intero corpo elettorale, si riprese così integralmente il proprio potere naturale.
donne prestano giuramento ed entrano a far parte dei Corpi Militari. Tutti i corpi militari in parata: torna a sfilare anche la Gendarmeria. Per aver raggiunto i 50 anni di appartenenza alle milizie è stata conferita la medaglia d’oro di fedelta’ di prima classe ai sergenti maggiori della banda militare Giorgio Della Balda e Giovanni Guardigli e ai caporali maggiori della banda militare Sergio Agostini, Carlo Nanni, Alfonso Pelliccioni e Marino Raganini. Ai Caporali maggiori della compagnia uniformata delle Milizie Pietro Forcellini e Cesare Simoncini, la medaglia d’oro di anzianita’ di seconda classe per i 35 anni di appartenenza alle milizie. Attribuite, come di consueto, anche le medaglie d’anzianità, d’oro d’argento e di bronzo. Al termine della cerimonia, nel quartiere interno delle milizie, sono state scoperte lapidi in ricordo della milizia confinaria, del genio pompieri e della guardia civica ausiliaria, a cui sono intervenuti anche alcuni veterani.
Festa dell'Arengo: 99esimo anniversario
Praticamente dimenticato all’inizio del 17° secolo, l’Arengo – l’assemblea legislativa composta di pater familias – non ebbe più occasione di esprimersi per oltre 300 anni, sintomo chiaro di una profonda e prolungata crisi istituzionale, politica, civile e sociale che all’epoca investì il Titano. Il Consiglio dei 60 entrò in una fase di progressivo decadimento. Gli Statuti, in precedenza soggetti a periodiche revisioni, rimasero inalterati. Le sedute consiliari si svolgevano raramente in maniera valida in ragione delle assenze e delle mancate sostituzioni di membri defunti o dimessi. Solo all’inizio del ‘900 l’istituto riapparve nel pieno della propria sovranità per la restaurazione della democrazia a San Marino. I capi-famiglia tornano a votare proprio il 25 marzo 1906. Questa storica data ricorda il ripristino della votazione popolare per l’elezione dei membri del Coniglio Grande e Generale. Votazione che restò appunto nelle mani dell’Arengo e che per la prima volta si svolse il 10 giugno dello stesso anno, ma appena tre anni dopo vide la partecipazione di tutti i cittadini maggiorenni, escluse le donne, gli interdetti e i condannati. Il popolo sammarinese, identificato prima nell’assemblea dei capi famiglia, poi nell’intero corpo elettorale, si riprese così integralmente il proprio potere naturale.
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