Liberate le donne della pace. Questo il grido silenzioso e commosso dei seimila che giovedì sera hanno gremito Piazza Cavour, a Rimini, nella fiaccolata della solidarietà. Una folla composta e rispettosa, che si è idealmente stretta attorno alla famiglia di Simona Pari: i genitori non erano presenti fisicamente, ma col cuore, hanno fatto sapere in un messaggio letto dal sindaco di Rimini Alberto Ravaioli. “Grazie per tutto quello che state facendo – hanno scritto Luciano e Donatella – le parole in questi momenti hanno poco valore e sono soffocate dal dolore e dall’angoscia. Chiediamo soltanto che si faccia tutto il possibile affinché le ragazze tornino a casa sane e salve”. Nessuno ha voluto mancare all’appuntamento, dalle massime autorità ai comuni cittadini. Da Bologna è arrivato il sindaco Sergio Cofferati, il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, e ancora l’attrice Franca Rame, e Angelo Stefio, padre di Salvatore, ostaggio liberato in Iraq. Nessun simbolo di partito nella piazza, solo le luci della speranza e le bandiere multicolori della pace. “Simona sei grande”, qualcuno ha scritto a mano su un tricolore. Nelle stesse ore, a San Marino, il medesimo appello, la stessa speranza: no alla violenza, no al terrorismo. All’immenso cordoglio per la strage dell’Ossezia, si è aggiunto in questi giorni il dolore per la vicenda delle due Simone. Donne e uomini di ogni età, ma anche tanti bambini, hanno portato le fiaccole della pace per le contrade del centro, fino alla Pieve. Una serata di riflessione, scandita da un rispettoso silenzio.
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